Meretrices, tra le pieghe dell’ipocrisia: Sabato 7 marzo 2015, dalle ore 19:00 al n°55 di via Toledo
Era il 4 marzo 1958 quando sulla Gazzetta Ufficiale fu pubblicata la legge Merlin per: “l’abolizione immediata della regolamentazione della prostituzione, norme più severe contro lo sfruttamento della prostituzione stessa, nonché la chiusura su tutto il territorio dei postriboli entro sei mesi”. Dal 1948 ad oggi, le “case chiuse” restano una tematica su cui l’opinione comune si divide, ma com’era la vita di queste veneri vaganti dell’epoca? Negli anni ‘50 Napoli contava circa 900 case di piacere: tra le umili lupanare dei Quartieri Spagnoli ai bordelli lussuosi di via Toledo non si trovavano solo donne di postriboli o meretrici tesserate, ma le storie di Napoli…perché la storia di un popolo passa anche attraverso le lenzuola stropicciate di alcuni letti. In scena gli attori professionisti Marianita Carfora (nella foto), Annalisa Direttore, Peppe Romano, Katia Tannoia, con musica del Maestro Andrea Avagliano. Testi e regia di Febo Quercia, art director dell’Associazione Culturale NarteA.
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