Me-Ti, spazio culturale e artistico nel cuore di Napoli. “Chi è senza futuro scagli la prima pietra”, il Movimento ha trovato casa
Napoli – “Chi è senza futuro scagli la prima pietra”, una frase d’impatto che fa sorridere e allo stesso tempo lascia l’amaro in bocca. È ciò che si legge su un grande murales all’interno dello “Spazio Me-Ti”, un polo culturale autogestito nato nel cuore del centro storico partenopeo. “Il “Me-Ti”, come “Il libro delle svolte” del celebre poeta Bertolt Brecht, – racconta Salvatore, attivista e componente del comitato di gestione – nasce dalla necessità di dar vita ad un luogo d’incontro dove proporre al pubblico un nuovo modo di fare cultura e politica”.
Nel cuore di via Atri, il centro è stato prima una palestra, poi officina ed infine nel 2011 è diventato un luogo d’aggregazione grazie alla volontà e all’impegno di quattro collettivi campani: gli studenti universitari del “C.A.U.”, gli “Studenti Autorganizzati Campani”, il collettivo di lavoratori e disoccupati “Clash City Workers” ed infine il laboratorio politico “Kamo”. Dopo il restyling dello scorso ottobre, con live painting dello street artist Diego Miedo, numerose sono le iniziative del “Me-Ti” per dare spazio ai giovani artisti della zona: reading di poesie, live band e spettacoli teatrali. Tra i tanti eventi spicca “Black Warriors”, un pezzo teatrale ideato dai “Me-Ti Theatre Ensamble” dedicato a Nelson Mandela, attualmente in tour in tutta Italia. “Napoli è un territorio pieno di ostacoli, – continua Salvatore – noi creando questo spazio li vogliamo abbattere, dando la possibilità a tutti di potersi esprimere attraverso le arti”. Lo “Spazio Me-Ti”, sempre attivo, si occupa anche di tematiche del lavoro con corsi di formazioni e dibattiti a cura dei “Clash City Workers”, collettivo che nel marzo 2014 ha pubblicato il libro “Dove sono i nostri”, un’inchiesta sul come funziona il mondo del lavoro oggi in Italia, presentato in oltre 60 librerie, centri sociali e circoli arci e recensito da numerosi personaggi di spicco come i Wu Ming, noto collettivo di scrittori bolognesi, e da Valerio Evangelisti, scrittore italiano di Fantasy. “Io che provengo dall’area vesuviana e partecipo attivamente al progetto, – conclude Francesco, componente Me-Ti – da questa esperienza ho capito che se c’è forza di volontà si può raggiungere qualsiasi scopo, anche in territori più difficili”.
Pamela Orrico
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