Mare fuori tra immaginario e realtà: sociologi, attori e registi si interrogano sulla criminalità minorile, alla Federico II
Venerdì 5 maggio alle ore 10:30, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si terrà il seminario dal titolo Mare Fuori: tra immaginario e realtà. Una riflessione sulla rappresentazione della devianza e della criminalità minorile.
L’incontro propone un confronto tra i protagonisti della serie TV Mare Fuori ˗ prodotta da Rai Fiction e Picomedia ˗ Don Salvatore Ricci, Carmela, Cucciolo e Dobermann (nella realtà, rispettivamente, Raiz, Giovanna Sannino, Francesco Panarella e Salahudin Tijani Imrana), e sociologi, operatori ed esperti del tema.
Il confronto sarà moderato dal coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani (OTG) e coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, Lello Savonardo, e vedrà come ospiti Sergio Brancato, sociologo dei media, Michele Mosca, responsabile progetto MUR sull’educazione alla legalità, Giuseppe Centomani, direttore del CGM di Napoli, Ivan Silvestrini, regista di “Mare Fuori”, Francesco Pinto, già Direttore del Centro di produzione Rai di Napoli, Paola Pannicelli, producer del progetto “Mare Fuori”.
L’evento mira, da un lato, ad entrare, attraverso la testimonianza diretta degli attori, nella trasfigurazione filmica di un fenomeno sociale, quale la criminalità minorile. Dall’altro, ad analizzarlo da un punto di vista fenomenologico, individuando profili identitari, fattori di rischio, percorsi di prevenzione e inclusione. Gli studenti che parteciperanno avranno la possibilità di interagire con gli ospiti offrendo spunti e punti di vista diversi e, allo stesso tempo, potranno arricchire la loro conoscenza e percezione del fenomeno, cercando di far emergere non solo gli aspetti conclamati ma anche quelli più flebili e sommersi.
Il seminario è promosso dall’Osservatorio Giovani nell’ambito del Progetto MUR “L’impegno delle Università italiane in tema di legalità e mafie: l’insegnamento tra innovazione e tradizione”.
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