Manifesti e dicerie: ecco il teatrino delle dopo Primarie a San Sebastiano al Vesuvio
San Sebastiano al Vesuvio – C’è chi giura che la fantomatica associazione ricreativa, San Sebastiano Liberi, sia finta e che dietro ci siano esponenti del Pd a cui l’esito delle primarie che ha visto stravincere l’ex vice sindaco Salvatore Sannino, non sia andato a genio. In sostanza il manifesto (c’è chi giura che siano già partite le azioni di rimozione e copertura) accusa l’ex sindaco Giuseppe Capasso e l’attuale vincitore e unico candidato (per ora) del centro sinistra alle amministrative di Giugno, Salvatore Sannino, di aver usato la piscina comunale (quella che per il rotto della cuffia e per le denunce dell’opposizione in Consiglio Comunale, non è passata ai privati) come base di lancio per le primarie del Pd. Tranquilli, dopo la lettura del manifesto quanti in città non vedevano più l’ex sindaco, dimessosi per candidarsi (senza ottenere un brillante risultato) alle regionali. Pino Capasso, che in città ormai non vede quasi più nessuno, tutte le mattine va a nuotare alla piscina comunale, passata da un privato a un altro. Chi è il corvo dentro il Pd, ammesso che dal Pd sia partita l’idea del manifesto? Chi ha interesse a screditare Salvatore Sannino, legandolo sempre e comunque a Pino Capasso? C’è nel mucchio, chi qualche nome lo fa e sembrerebbe che essendo partita una denuncia contro ignoti alla locale caserma dei carabinieri, il nome dell’ideatore del manifesto (di solito quando accade ciò si chiama in causa prima la tipografia, poi la ditta delle affissioni) uscirà in breve tempo.
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