SANT’ANASTASIA – Le porte del Santuario di Madonna dell’Arco si chiuderanno entro la mezzanotte del 9 aprile. Potrebbe essere questa la novità più importante del LUNEDI’ DELL’ANGELO, giornata “centrale” delle prossime festività, quella che vede arrivare migliaia di fedeli e turisti per assistere alle funzioni ed al tradizionale pellegrinaggio dei “battenti”. A rivelarcelo è lo stesso Priore, padre Rosario Carlo Licciardello, chiarendo subito che è un obiettivo al quale i Domenicani vorrebbero arrivare con la collaborazione delle “paranze di fujenti” e di tutti i fedeli. Un obiettivo ovviamente non categorico che in ogni caso permetterà ai devoti di portare a termine il loro pellegrinaggio ai piedi dell’altare della Madonna dell’Arco, se necessario, oltre la mezzanotte del 9 aprile.Tutto liscio, intanto, domenica scorsa: immerse nella folla circa 50 bancarelle, in regola con i permessi, hanno occupato i posti loro riservati in piazza Arco, liberata dalle statue raffiguranti i primi e più significativi miracoli della “Mamma dell’Arco”. Fermo restando che è la pasquetta a richiamare folle ad assistere o compiere il tradizionale rito di ringraziamento alla Madonna per “grazia ricevuta” e per aver fatto “voto” di raggiungere a piedi il Santuario, la domenica delle Palme è un “test” significativo. Ed infatti il complesso del Santuario, sotto l’occhio vigile dei padri domenicani e della locale protezione civile e croce rossa, ha fatto il pienone dalle primissime ore del mattino e fino a sera. Turisti e fedeli che hanno invaso piazza Arco e le vie adiacenti, facendo innalzare di molto l’intensità del traffico. Determinante a questo proposito l’azione della P.M. nella direzione del traffico nei pressi del Santuario e nello scoraggiare gli ambulanti a prendere possesso abusivo di suolo pubblico. Anche le strutture ricettive hanno retto bene l’urto delle affluenze, che sabato prossimo e domenica di Pasqua sono previste in continuo aumento fino a lunedì, giorno in cui l’attesa presso le porte del Santuario avrà inizio intorno alle tre, mentre le strade principali e le arterie collaterali saranno rigorosamente chiuse al traffico per favorire i pellegrini e le squadre dei battenti-fujenti. Presente, come ogni anno, con proprie postazioni nei pressi del Santuario Mariano sarà sia la protezione civile che la croce rossa, con il servizio ambulanza e la tendo-struttura, in funzione fino a notte. La festa ed i pellegrinaggi, che lunedì in albis raggiungono il culmine, dureranno fino a Pentecoste, com’è tradizione da anni dopo il primo miracolo del lunedì di Pasqua del 1450, che vide nascere il culto mariano, quando, colpita sulla guancia sinistra da una palla di bocce, l’effige della Madonna dell’Arco subito sanguinò. L’evento produsse l’accorrere quotidiano di fedeli, molte furono le grazie ricevute, testimoniate con la donazione al Santuario di tavolette votive, numerosi i “voti” di recarsi a piedi nudi dalla propria abitazione fino al quadro della Madonna, promesse che spiegano anche il rito dei fujenti. Questo rito si rinnova lunedì dopo Pasqua, con la sua carica di tradizione e Fede e speranza di ottenere il miracolo dalla Mamma dell’Arco, pure a porte chiuse a mezzanotte, perché i miracoli non conoscono ostacoli.
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