L’incendio a San Sebastiano al Vesuvio. La rabbia del vicesindaco: “Vogliamo più aiuti da parte dello Stato”
Dopo il mega-incendio del 12 luglio che ha colpito il Parco Nazionale del Vesuvio distruggendo buona parte di questa zona, tutt’oggi le fiamme continuano e ancora non sono stati trovati i colpevoli dei roghi!
Il vicesindaco, nonché assessore all’Ambiente di San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Panico, rassicura i cittadini sansebastianesi vittime anche loro del vasto incendio che ha colpito la nota zona turistica del Capriccio, dicendo che l’incendio è stato subito domato << le fiamme subito sono state domate e da subito non hanno costituito pericolo per le persone e per gli animali vicini a quella zona >>.
Non è servito solo l’aiuto dei pompieri e dei canadair ma il fuoco è stato subito domato anche grazie all’aiuto di quei coraggiosi cittadini del paese che per l’amore di San Sebastiano hanno cercato di fermare il divampare delle fiamme: <molti proprietari delle terre vicine, molti contadini e giovani volontari del paese hanno prestato la massima attenzione per spegnere le fiamme e non far bruciare le terre coltivate >> – ha continuato il vicesindaco che si è poi lamentato dell’assenza del corpo forestale – << è un corpo, quello della forestale, che è stato soppresso dallo stato concedendo i rispettivi poteri al corpo dei carabinieri: ci sono pochi controlli e lavori di manutenzione all’interno del parco. Sarebbe opportuno che lo Stato creasse un nuovo corpo che si occupi della manutenzione e vigilanza del parco e delle aree boschive tutto il giorno. Non possiamo farcela con questi continui incendi che provocano gravi disastri ambientali. Vogliamo più aiuti da parte dello stato >>.
Enzo Piccirillo
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