Lettoni, vesuviani e turchi contro le discriminazioni di genere

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25 novembre 2012, nella “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” risuona solenne un monito, quello del Segretario Generale delle Nazioni Unite: il messaggio è rivolto a tutti i governi, affinché pongano in essere azioni concrete, quanto ai popoli, perché contribuiscano a rimuovere quella che più volte è stata definita come ‘cultura della discriminazione di genere‘. Dalle parole di Ban Ki-moon, dunque, ha tratto ispirazione “Put yourself in female shoes”, progetto dell‘associazione Arciragazzi di Portici: finanziato dalla Commissione Europea, vedrà la partecipazione di giovani rappresentanti della Lettonia e della Turchia che, unitamente ai volontari nostrani, svolgeranno svariate attività sul territorio del Comune vesuviano, dal 2 al 9 marzo 2014. Se si manterrà fede alle ambizioni di chi il progetto l’ha scritto ed ideato, la tematica della discriminazione verrà ragionevolmente affrontata su due binari, oggi quanto mai complementari, il locale e il globale, nonché da diverse angolazioni, in particolare quella religiosa e quella socio-politica. Confronto interculturale e sensibilizzazione della comunità locale andranno di pari passo: il fine ultimo sarà quello di contrastare stereotipi e pregiudizi che, agendo in maniera silente, sono ancora tra le principali cause degli atti discriminatori nei confronti delle donne. Per il giorno 4 marzo, nella sala consiliare del Comune di Portici, si terrà un incontro presieduto da esponenti della politica locale, un Euro parlamentare ed una senatrice della Repubblica.

Chiara Ricci

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