Le melodie classiche rivisitate in chiave black: al teatro LaGiostra/Speranzella81 “as neapolitan jazz songs” di Maria Angela e Marianna Robustelli

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Si legge in inglese ma le melodie sono quelle classiche della tradizione musicale napoletana, riviste in un’ interpretazione black.                                                                                               Gli standard made in Naples si colorano di jazz e blues, nello spettacolo “Blues Velvet as neapolitan jazz songs” di Maria Angela e Marianna Robustelli, in scena da venerdì 16  a domenica 18 dicembre sul palco del teatro LaGiostra/Speranzella81 (via Speranzella, 81 – scalette piazzetta Augusteo a sinistra): un nuovo epicentro d’arti, di cultura e di sperimentazione, una nuova factory nel cuore pulsante dei Quartieri Spagnoli, un nuovo “teatro del e sul territorio”. In scena grazie alle cantanti e attrici Maria Angela e Marianna Robustelli, musiciste, polistrumentiste e attrici, accompagnate dal maestro Salvatore Torregrossa al piano, “Era de maggio” diventa “May is back”, “Dicitancelle vuje” rivive come “Just say I love her”, “’A vucchella” si trasforma in “A pretty lovely kiss”,  Uocchie c’ arraggiunate” “Black eyes”  e così via, passando per “Maruzzella”, fino ad arrivare ad una versione di “Dove sta Zazà” dal sapore più che nostalgico, una rivendicazione di una identità italiana provata dall’emigrazione e mai perduta.

Per la durata di un’ora il palco si trasforma in un locale fumoso, tra versi indimenticabili, atmosfere d’oltreoceano e ritmi main stream: una nuova “cavea” napoletana che si trasforma in un club di Taylor Street a Chicago in cui la melodia antica partenopea si fonde con i ritmi del jazz e della musica da ballo della comunità italo-americana del dopoguerra.                                     Il progetto delle due artiste è un lavoro di restituzione della tradizione musicale napoletana a un pubblico internazionale in chiave contemporanea, avendo come peculiarità un’esecuzione caratterizzata da armonizzazioni vocali composte talvolta da improvvisazioni polifoniche, talvolta da sketch, talvolta da blues.

Durante la tre giorni dello spettacolo, all’interno della nuova struttura (nei seguenti orari: 10:30/17:00 no stop),  vi sarà anche “quARTIeri – I edizione della mostra d’artigianato d’arte Made in Naples” evento questo realizzato in occasione delle festività natalizie.                       A cura dell’ Associazione La Giostra,  l’iniziativa avrà lo scopo di diffondere i tre cardini d’eccellenza made in Naples: musica, arte ed artigianato. Al termine dell’esposizione le luci si accenderanno su  “Blues Velvet as neapolitan jazz songs”, che inaugurerà le attività sperimentali e teatrali del nuovo spazio.

Per tre giorni, i visitatori saranno piacevolmente catturati da esposizioni di pastori, decori, oggetti d’arte e tanto altro, frutto dell’estero creativo di nuovi talenti partenopei.

Maria Angela e Marianna Robustelli sin da piccole sono a contatto col mondo del Teatro e dell’Arte, in una famiglia di scenografi e pittori. Esordiscono nel canto all’età di dieci e sette anni. Il debutto arriva con la Compagnia La giostra, di cui sono state fondatrici, insieme a Maria e Valeria Tavassi. Si formano e perfezionano in campo Musicale e poi Teatrale con:  Benito Nisticò, Michael Aspinall, Eugenio Finardi, Giorgina Cantalini e Alessia Siniscalchi, (allieve di Susan Baston membro Actors’s Studio di New York), Jean-Paul Denizon (regista assistente di Peter Brook), Anton Milenin, Giorgio Barberio Corsetti, Giancarlo Sepe, Giuseppe Sollazzo, Michele Monetta, Enrico e Lorenzo Mancuso, Luca Ward, Francesco Munzi, Diego Olivares.

Hanno lavorato come cantanti ed attrici con: Toni Servillo, Maurizio Scaparro, Michele Placido, Aldo Giuffrè, Gennaro Cappabianca, Carlo Faiello, Fabrizio Romano, Patrizio Trampetti. E sul grande schermo con Lina Wertmüller. Dirette da Paolo Sorrentino in una ripresa/documentario su Le voci di dentro di Eduardo, uno spettacolo con la regia di Toni Servillo che le ha portate sui palcoscenici di Stati Uniti, Russia ed Europa.

Il teatro La Giostra/Speranzella81

Grazie alla disponibilità dell’Assessore al Patrimonio e del Dirigente competente, da Maggio 2016 La compagnia La Giostra, la nostra compagnia, ha iniziato a svolgere sul difficile territorio dei Quartieri Spagnoli una rilevante attività culturale, suscitando l’interesse di altri operatori del settore nazionali ed internazionali. Per noi si è trattato di una sfida. All’inizio, vista con diffidenza da parte degli abitanti del territorio che dopo poco tempo invece hanno mostrato vivo interesse e piena partecipazione, diventando la sede, punto di riferimento per molti giovani del quartiere. Per molti anni l’Ex Officina Enel di Via Speranzella, (la cui attività inauguriamo col concerto Blues Velvet), che noi abbiamo ripulito e rifunzionalizzato in seguito ad una richiesta di utilizzo temporaneo per la realizzazione di un progetto sperimentale di teatro e di eventi culturali, versava in stato di abbandono ed i suoi locali erano utilizzati per scopi lontani dai fini istituzionali dell’Ente.

L’avvicinamento alla Cultura, attraverso il Teatro, in una città come Napoli, risulta per le caratteristiche dei suoi abitanti, la migliore alternativa ad una vita in strada, e per un certo periodo di tempo, anche precedente alla parentesi elettorale, questa amministrazione ha dimostrato di tenere molto alla realizzazione di un “Teatro del territorio” ai Quartieri Spagnoli, progetto in cui noi dell’Associazione La Giostra abbiamo creduto rimboccandoci le maniche ed a cui abbiamo cercato di dare seguito concreto essendo tra l’altro  l’unico Teatro di produzione a Napoli privo di sede. Abbiamo inteso che questa poteva essere un’opera che si rivolgesse al territorio ed andasse a fornire un servizio pubblico ed un valore sociale, e per questo ci abbiamo creduto senza risparmiarci, constatando quanta sete, quanta necessità ci fosse nella nostra città di una realtà nuova come questa che nei pochi mesi trascorsi ha visto la partecipazione e la convergenza di Scuole Pubbliche, artisti come (tra gli altri) Lina Prosa ed il Centro Amazzone di Palermo, Cristina Pezzoli, regista e docente della Shakespeare School di Torino, associazioni internazionale come (tra le altre) Kultuscio’k, il Teatro della Girandole di Parigi, o fondazioni importanti per la nostra città come la Fondazione Campania dei Festival che ha portato alla Giostra/Speranzella81 un lavoro della Compagnia Punta Corsara. Una mole di proposte che arriva fino al 2020.                                       I Quartieri Spagnoli sono pronti a diventare lo scenario ideale per la realizzazione attraverso la realizzazione di questa sorta di “Teatro del territorio” di nuove, sane reti sociali, di una pubblica funzione possibile, di un nuovo centro di produzione teatrale, al fine di migliorare il tessuto sociale e culturale di un cosiddetto quartiere a rischio, che in realtà altro non è che un teatro en plein-air. Maria Angela e Marianna Robustelli

 

 

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