La Bellezza per sconfiggere la Criminalità Organizzata e la mentalità mafiosa. Mentre le due fazioni di centrosinistra porticesi si danno battaglia sull’emergenza rifiuti in città, l’avvocato Riccardo Russo ufficializza la sua discesa in campo in vista delle prossime elezioni amministrative. E lo fa annunciando battaglia alla criminalità organizzata come primo punto del suo programma elettorale e presentando uno dei “gioielli” del territorio porticese: il pm Catello Maresca, magistrato da sempre impegnato alla lotta alle Camorre e Mafie campane e napoletane.
Presso la sala conferenze de “Le Terrazze di Ottocento Napoletano” il candidato sindaco ha dato il via alla sua campagna elettorale parlando di lotta alle Mafie: “Una lotta – ha detto Riccardo Russo – che andrebbe condotta attraverso la partecipazione cittadina e la prevenzione soprattutto nelle zone considerate di Periferia. La repressione non basta per sconfiggere la criminalità organizzata, c’è bisogno della Buona Politica. C’è bisogno che le autonomia locali si preoccupino delle periferie e dei giovani delle periferie, occupando questi ultimi con la Musica, Lo Sport, con l’Arte, la Cultura e una programmazione seria in grado di prevenire l’illegalità. Questa si chiama giustizia sociale. Questa si chiama buona politica: quella in grado di sconfiggere la Camorra con la Bellezza“.
Sponsor della campagna elettorale dell’avvocato, il pm Catello Maresca, porticese doc: il magistrato che ha permesso l’arresto, nel corso degli anni, di oltre mille affiliati alla famiglia mafiosa dei Casalesi: “Sono contento di poter essere qui presente quest’oggi – ha detto il pm – accanto a Riccardo Russo. Era da tempo che non sentivo parlare un politico di lotta alla Mafia come punto cardine di un programma elettorale. Ho visto e sentito solo interventi straordinari come quello del 1982, all’indomani della morte del generale Dalla Chiesa, che regola il 416bis: il reato di associazione di stampo mafioso. Per sconfiggere la Mafia bisogna andare a fondo e colpire la mentalità mafiosa. Colpirla sin dall’eta infantile. Per questo io, molto spesso, vado nelle scuole a parlare con gli studenti“.
Alla base della longevità del fenomeno mefioso, secondo il pm, ci sarebbe il sistema economico-assistenziale-previdenziale messo sù dalle Mafie che assicura la fidelizzazione non solo del semplice affiliato, ma anche dell’intera famiglia che tira avanti col “pane quotidiano” della Camorra: “Questo sistema illegale non è combattuto da un altrettanto forte sistema legale; sennò spiegatemi chi sceglierebbe la “malavita” ad una bella vita onesta?! Bisogna approcciarsi diversamente alla Politica, quella bella, e capire in che modo ogni singolo cittadino può col suo singolo comportamento arginare il fenomeno criminale. Io credo che davvero i criminali siano sfortunati. A volte si trovano imbrigliati nei tentacoli di questo sistema in circostanze fortuite, quasi inconsapevolmente. Bisogna essere consapevoli per essere liberi delle proprie scelte. E questa consapevolezza può arrivare anche dalle persone che stanno intorno: famiglie e associazioni che si frequentano. Il far parte di una comunità civile vuol dire cercare di risolvere i problemi degli altri“.
Durante la manifestazione è stato anche presentato il nuovo libro di Catello Maresca, “Senso di Marcia“, impreziosito dalla scrittura del giornalista de “il Mattino“, Leandro Del Gaudio. “Un progetto editoriale – ha concluso Maresca –a cui ho partecipato e che spero possa offrire diversi spunti. E’ un romanzo che si ispira ad una storia vera, legato alla storia di un giornalista di nera in crisi professionale che percorre l’Italia intera e si trova a contatto col fenomeno mafioso. Il protagonista stando a contatto con le persone, si interrogherà spesso sul ruolo dei singoli cittadini e della società civile nel contrasto alla criminalità organizzata.”
Dario Striano
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