L’arcivescovo della diocesi di Nola, Francesco Marino ha chiesto al parroco della chiesa di San Felice in Pincis don Peppino Gambardella di andare in pensione
Pomigliano d’Arco – Dalla parte degli operai. Contro la camorra. Contro le speculazioni edilizie e spesso e volentieri contro il potere della politica locale. Sempre dalla stessa parte: sempre dalla parte degli ultimi. Gli ultimi decenni della Città delle Fabbriche se saranno segnati dalla rivoluzione innescata dal Pomigliano Jazz di Onofrio Piccolo, dalle Feste dell’Unità di Michele Caiazzo e dal pugno duro del Comandante Luigi Maiello, oltre che per il primo laboratorio politico che ha visto assieme Pd e 5 Stelle (poi fallito a livello nazionale) saranno sempre accompagnate da una figura carismatica, forte, dolce con i più piccoli e scomoda: don Peppino Gambardella, prete colto, di frontiera per scelta e da megafono per vocazione. Sempre in prima linea per la tutela dei diritti degli operai. Per raggiunti limiti di età, che data la verve non si direbbe l’arcivescovo della diocesi di Nola, Francesco Marino ha chiesto al parroco della chiesa di San Felice in Pincis di andare in pensione. È lo stesso don Peppino ad annunciarlo ai suoi fedeli attraverso la sua seguitissima pagina Facebook.
“Devo comunicarvi con grande dolore ma serenamente che il Vescovo mi ha pregato di chiudere la mia attività pastorale per raggiunti limiti di età. Troppo vecchio per continuare a fare il parroco.
Il cuore sanguina ma la fede è viva e come Maria mia Madre dico il mio Si al vescovo come rappresentante di Dio. Siete la mia famiglia, la mia grande famiglia e desidero comunicarvi questa svolta finale della mia vita.Ora comincerà il tempo della interiorità, della comunione profonda con Dio, del silenzio e forse della solitudine. Questo tempo mi aiuterà a comprendere meglio gli anziani come parte eletta ed amata particolarmente da Dio Padre. Ma tutto è grazia e tutto concorre al bene.”
“Sono certo che i rapporti creati tra noi in questi anni, il bene condiviso, le battaglie della giustizia, legalità ed ambiente fatte resteranno impresse nell’animo. Continuate ad operare il bene, fatene la ragione del vostro vivere. Ricordate che saremo giudicati sull’amore e che l’amore vincerà alla fine sulle tenebre del male. Vi abbraccio e benedico e vi chiedo di lodare Dio per me per il resto della vita che generosamente mi dona.”
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