La Panda elettrica prodotta in Serbia e le preoccupazioni dei sindacati per Pomigliano d’Arco
“Le dichiarazioni rese ieri alla stampa dal presidente serbo Aleksandar Vucic che ha annunciato la produzione della Panda elettrica in Serbia, sono l’ulteriore conferma che il futuro degli stabilimenti italiani, dei livelli occupazionali e delle produzioni si decide fuori dai nostri confini. Dopo anni in cui le lavoratrici ed i lavoratori dello stabilimento di Pomigliano d’Arco hanno dovuto subire il ricorso agli ammortizzatori sociali, perché la produzione della sola Panda non bastava, oggi sentono nuovamente in pericolo il loro futuro. Il sito di Pomigliano d’Arco non può e non deve essere messo in discussione”. A dichiararlo sono il segretario generale Fiom-Cgil Napoli, Mauro Cristiani e il responsabile del settore Automotive della Fiom-Cgil Napoli, Mario di Costanzo.
“A fronte dei cambiamenti che riguarderanno il settore dell’automotive, con l’introduzione del motore elettrico al posto di quello endotermico, occorre che il Governo decida se il settore è strategico oppure no e – sostengono Cristiani e Di Costanzo – quali e quante risorse finanziarie impegnerà per il comparto produttivo, per favorire la ricerca e lo sviluppo della mobilità sostenibile. Il 6 dicembre è convocato presso il MIMIT un incontro nazionale sull’automotive: ci aspettiamo dal Governo e da Stellantis risposte chiare ed impegni concreti affinché – concludono – non solo lo stabilimento di Pomigliano, ma tutti i siti produttivi italiani, abbiamo una missione produttiva concreta di lungo periodo e siano garantiti i livelli occupazionali”.
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