LA CRISI POLITICA A POLLENA TROCCHIA – Dopo l’astensione dalla votazione di bilancio di quattro dissidenti, interviene in SIndaco Esposito: “Sono rammaricato perchè potevano confrontarsi su idee e programmi che tutti i giorni la maggioranza mette in essere per il benessere della città”
Pollena Trocchia – Il primo cittadino l’architetto Carlo Esposito non si è fatto attendere a rispondere ai quattro consiglieri comunali che prima dell’ultimo consiglio, in via telematica, gli avevano annunciato a mezzo pec un’ora prima della seduta la loro decisione di astenersi dal votare il Bilancio dell’ente e il documento programmatico e gestionale dello stesso. “Ho registrato con rammarico la scelta di astenensione da parte di quattro coniglieri della mia maggioranza dal votare il DUP ed il bilancio di previsione pluriennale 2020-2022. Rammarico perché il confronto sulle idee, quando incernierato su basi concrete genera sempre dei miglioramenti. Il confronto, lo ricordo a me stesso, quando finalizzato all’attuazione di un programma politico deve basarsi sulla pluralità delle tematiche che compongono l’azione del governo cittadino. Su questo ritengo doveroso però annotare che più volte si è avuto l’occasione di un confronto sui temi del bilancio e sulle varie problematiche ad esso attinenti, occasioni perse, andate a vuoto, alle quali è mancato quel contributo che ora Francesco Pinto, Arturo Cianniello, Lucia Andolfi e Margherita Romano lamentano di non poter apportare”. Carlo Esposito non va a gamba tesa sulla scelta dei quattro “dissidenti” della sua maggioranza, cerca solo di fare chiarezza. “Si badi bene – continua il sindaco – non mi riferisco all’ultima riunione alla quale ci si limitava a registrare l’approvazione in giunta della bozza di bilancio, bensì a tutte quelle ad essa precedenti che hanno avuto per tema il fabbisogno del personale, la scuola, i lavori pubblici, la mensa scolastica, la destinazione dei contributi statali in seno alle quali i quattro consiglieri quando presenti hanno contribuito alla discussione condividendo le proposte finali che sono tutte recepite nel Bilancio di previsione 2020/2022”. In sostanza Esposito si definisce rammaricato, forse anche deluso, ma in politica ci sta. Non tutto è lineare come sembra e non avere una vera opposizione in consiglio finisce per abbattere i termini della discussione al mero dialogo. “Ci sarebbero stati modi e termini per attivare un confronto corretto e costruttivo, hanno scelto una strada diversa, di distinzione rispetto al gruppo, un distinguo che certo non fortifica il gruppo anche perché le divisioni sono l’antitesi della fortificazione. Ciò nonostante, bisogna essere pragmatici e cercare di cogliere il lato migliore delle cose, accolgo l’invito ad una ancor maggiore condivisione. È chiaro a tutti però che la condivisione, quale base del processo decisionale ha come fondamento la partecipazione, non solo alle riunioni periodiche, ma principalmente ai processi formativi che ogni giorno si svolgono negli uffici comunali, ove il programma politico si misura e si coniuga con le necessità funzionali inderogabili dell’Ente”. Sulla vicenda, però ci sarà sicuramente un chiarimento in seno al gruppo di maggioranza. Un vertice che i membri della Giunta e gli altri consiglieri comunali ritengono più che necessario.
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