Il “Sindaco-Senatore” e il vitalizio. Cuomo annuncia la nascita di borse di studio con i soldi della “pensione” privilegiata e attacca i 5 Stelle. i grillini controbattono: “Noi ignoranti perchè ignoriamo i sotterfugi”. Incalzano le opposizioni: “Senza le polemiche non ci sarebbe stata alcuna borsa di studio”.
Chiarimenti, accuse e nuove diatribe politiche. Interrompe il silenzio il Sindaco-Senatore Cuomo sul suo doppio incarico e sul raggiungimento del vitalizio, balzato agli onori delle cronache politiche locali e nazionali. E lo interrompe con una conferenza stampa, indetta d’urgenza, nel primo pomeriggio di Lunedì 18 Settembre, con cui ha annunciato l’istituzione di borse di studio per gli istituti comprensivi del territorio con i soldi del privilegio pensionistico. Un annuncio che però non ha accontentato gli avversari politici del parlamentare PD, pronti a dare battaglia, anche stasera, in un consiglio comunale che si preannuncia lungo e spinoso.
LA VERITÀ E LA PROPOSTA DI ENZO CUOMO. Alle 14.30 di questo pomeriggio il primo cittadino Enzo Cuomo ha accolto gli operatori della Stampa nella sua stanza di palazzo Campitelli e ha spiegato il suo silenzio relativo alla vicenda vitalizio, attaccando le strumentalizzazioni politiche delle opposizioni e del collega Senatore Sergio Puglia (M5s), e chiarendo di aver agito seguendo, pedissequamente, la legge: “Mi preme ribadire e rassicurare i miei concittadini sull’assoluta correttezza, nel rispetto della legge e delle procedure regolamentari del Senato, relative alle mie comunicazioni sulla incompatibilità tra la funzione di sindaco e quella di parlamentare. Ho avuto modo di leggere ed ascoltare tali e tante bugie, inesattezze ed approssimazioni che la dicono lunga sulla onestà intellettuale dei censori e dei moralisti dell’ultima ora. Ho deciso di tacere, sino ad oggi, perchè sentivo la necessità di fare un’analisi con me stesso. Un’analisi prima di tutto con la mia coscienza. Ebbene, si è cercato di trasformare l’osservanza scrupolosa delle norme nella più nefanda delle malefatte, arrivando a censurare il rispetto delle leggi proprio da parte di chi quelle leggi le ha scritte, ne è il garante ed avrebbe il potere di modificarle laddove ritenute inique”.
Dopo le accuse, dunque, la proposta di devolvere a favore delle scuole porticesi il discusso vitalizio: “Al pari di qualche centinaio di parlamentari avrei maturato il diritto a percepire una pensione contributiva di 900/1000 euro che mi spetterà se e quando raggiungerò’ i 65 anni di età. Per fugare ogni dubbio e dietrologia sulla vicenda, coerentemente col mio modo di intendere il rapporto con i cittadini e la P.A., improntato alla onestà ed alla efficienza, ho ritenuto di assumere una decisione nata dal desiderio di mettere subito a disposizione della collettività queste risorse. Secondo quello che dice la norma dovrei godere di questa pensione tra 12 anni. Ebbene, ho già deciso di anticipare di tasca mia una parte di queste risorse per dare un contributo concreto alla mia comunità finanziando ed istituendo borse di studio per gli istituti scolastici comprensivi della Città in cui vivo e che amministro. 5000 mila euro formalizzati stamattina tramite bonifico bancario a cui saranno aggiunti, in piena trasparenza, mille euro al mese a partire dal mio 65imo anno di età. Ritengo sia molto meglio per la mia comunità questa soluzione rispetto a quella di rinunciare e lasciare quelle risorse nella disponibilità del Senato senza alcun utilizzo. Sono certo che i parlamentari che vivono nella Città di Portici , in particolare il Sen. Puglia del Movimento 5 Stelle, che tanto ha sparlato in questi giorni, vorrà aderire immediatamente a questa iniziativa devolvendo da subito parte della futura pensione, a cui non risulta abbia mai rinunciato, in linea con il Movimento 5 Stelle che ha chiesto il solo differimento a 67 anni anziché a 65. Con la Sua donazione il Sen. Puglia potrà’ dare un concreto contributo alle scuole della nostra Città in coerenza con quanto promesso a quei 50 Cittadini che con un clic sul blog di Grillo lo hanno mandato in Parlamento nel 2013“.
LA RISPOSTA DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE. Pronta è arrivata la risposta anche del parlamentare porticese del M5s, Sergio Puglia, che ha controbattuto alle accuse mosse dal primo cittadino porticese: “Cuomo non sbaglia quando dice che sono ignorante… perchè io davvero ignoro alcuni sotterfugi della Casta, come quelli utilizzati dal Senatore, per maturare il vitalizio. Comunque, mi tocca dire che anche il sindaco è ignorante perchè ignora la nostra proposta di concedere ai parlamentari la pensione dopo 20 anni cumulativi di contributi e non dopo appena 4 anni e 6 mesi. Noi intendiamo il parlamentare come dipendente del cittadino e, quindi, bisogna equiparare i diritti/doveri dei politici a quelli dei semplici cittadini. E visto che bisogna equipararsi tutti, dato l’appello di Cuomo di devolvere alle scuole di Portici la mia “pensione”, chiedo al primo cittadino di devolvere gli stessi soldi che io sino ad oggi ho versato, assieme ai colleghi pentastellati, per finanziare un fondo per il microcredito. Pari, ad oggi, a circa 200mila euro.”
LE ACCUSE DEL RIVALE. Duro anche l’affondo dello sfidante Salvatore Iacomino, candidato sindaco alle scorse amministrative per il Centro Sinistra di SI, che ha posto l’accento sul ritardato insediamento di Cuomo. Ritardato insediamento che avrebbe così permesso il raggiungimento della pensione privilegiata: “Credo che la conferenza di quest’oggi sia stata deviante. Potrei porre l’accento sul fatto che Cuomo abbia deciso di rassegnare le dimissioni alla Giunta per Elezioni e non direttamente al Senato; ma io credo che il problema più grave sia a monte. È inquietante che organi dello Stato abbiano consentito il ritardato insediamento del sindaco. È impensabile che un giudice e un funzionario del seggio centrale abbiano inviato un fax alla prefettura contenente il dato del sindaco, ma non la data della proclamazione. Come avvenuto lo scorso Luglio. Fanno tremare i polsi le discordanze che trapelano dalle dichiarazioni, rilasciate alla stampa, dal commissario prefettizio e dai funzionari e responsabili di seggio, per giustificare tale ritardo. È strano che mentre in tutti i comuni di Italia, compresi quelli andati al ballottaggio, venivano proclamati i sindaci, Portici attendeva l’insediamento ufficiale del primo cittadino, avvenuta poi ad inizi Agosto assieme ai consiglieri: cosa, per me, non proprio del tutto trasparente“.
CRITICHE A CUOMO DALLA STESSA COALIZIONE DEL SINDACO SENATORE. Critiche, dunque, su tutti i fronti; anche dalla stessa coalizione che ha sostenuto Enzo Cuomo in campagna elettorale. Al vetriolo il segretario cittadino di Rete Civica, Carlo Tarallo: “Occupandomi di comunicazione, mi sembra chiaro che la pressione abbia costretto Cuomo a prendere posizioni su questa vicenda. Mi sembra che ci troviamo di fronte alla classica pezza a colori per tentare di arginare l’indignazione che in tutta Italia si è scatenata sul caso. Nel merito, come Rete Civica, facciamo nostra la posizione del presidente del Senato Grasso, che ha invitato Cuomo a risolvere la questione prima che scattasse il diritto alla pensione. Spero, però, che il M5s, alle coraggiose denunce, faccia seguire fatti concreti, raccogliendo la sfida di Cuomo a contribuire, con un versamento di uguale entità, al fondo per le scuole porticesi, dato che non risulta che abbiano rinunciato ai vitalizi. Per finire, la decisione di Cuomo dimostra come la libera Stampa eserciti a Portici una funzione eccellente e che, ad essa, soprattutto, vada riconosciuto il merito di queste borse di studio“.
“Mi sono attenuto esclusivamente alle legge.- ha detto Cuomo oggi pomeriggio alla stampa – La stessa legge che il Presidente Grasso ha piena facoltà di modificare, qualora la ritenga ingiusta“.
Dario Striano
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