Il sindaco magistrato è indagato per abuso d’ufficio. Imputazione coatta per l’ex giudice Nicola Marrone

Nicola marrone

Il sindaco-magistrato è indagato. Per abuso d’ufficio. La notizia era nell’aria da mesi, ma solo oggi è stata resa ufficiale dall’imputazione coatta che il Gip ha disposto al pm, dopo aver respinto la richiesta di archiviazione per l’indagine che risale al 2013, riguardante la nomina del nuovo nucleo di valutazione. Al tempo Nicola Marrone, ex assessore della Giunta Cuomo poi dimissionario a seguito del terremoto appalti che vede imputati diversi tra politici dirigenti e funzionari di quell’amministrazione comunale, si era da pochi mesi insediato al Comune di Portici da primo cittadino, dopo una campagna elettorale al veleno che lo aveva visto vincitore nell’ex roccaforte del suo ex PD.

Il giudice per le indagini preliminari Montefusco, avendo riscontrato elementi tali da sostenere un’accusa in giudizio, ha disposto l’imputazione coatta per il primo cittadino di Portici che ha dichiarato “di avere completa fiducia nell’operato della Magistratura considerato che la Giunta ha approvato un atto corredato di parere tecnico da parte del Dirigente e avallato dal Segretario generale circa la correttezza procedurale, e considerato che il pm aveva richiesto l’archiviazione”. A breve dunque la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm, su cui il Gup, dopo aver sentito la difesa del sindaco, dovrà decidere se per il processo o il non luogo a procedere.

Dura,invece, la reazione dell’opposizione e in particolare modo dell’ex candidato sindaco Giovanni Iacone (PD): “Chi di giustizialismo ferisce, di giustizialismo perisce. – ha dichiarato il navigato consigliere comunale – Ho ancora viva nella mia mente la richiesta perentoria di dimissioni da parte dell’allora assessore Marrone per un assessore suo collega per un semplice avviso di garanzia. L’etica viene prima , pontificava, il magistrato-sindaco. I giacobini facevano bene . Anche il semplice sospetto impone di lasciare il campo aggiungeva Marrone . L’imputazione coatta disposta per Marrone per abuso di ufficio è la  grave imputazione alla arroganza del potere. Appena insediato Marrone , per spartirsi i posti come denunciato dal sottoscritto in consiglio comunale e con interrogazione, defenestrava l’organo di garanzia nucleo di valutazione per sostituirlo illegittimamente. La giustizia amministrativa già ha condannato il comune per questa vicenda con grave danno economico. Ora è intervenuta la magistratura penale. Coerenza Marrone Coerenza!“.

Dario Striano

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