Il Portici Science Cafè chiude il suo ciclo di incontri nella Villa confiscata al boss.
Si è concluso mercoledì sera a Villa Fernandes, a Portici, con un’interessante e documentata conversazione del prof. Luigi Nicolais dal titolo “Svolte. la priorità dei saperi”, il terzo ciclo di incontri del Portici Science Cafè.
Frutto del lavoro collettivo dell’associazione BLab, del Comitato Beni Comuni di Portici e della coop sociale ONLUS Seme di Pace, coordinati dall’ing. Vincenzo Bonadies, il caffè scientifico porticese, facente parte della rete dei Caffè-Scienza italiani, ha registrato, anche in questa occasione, l’attenta partecipazione di un alto numero di spettatori, ponendosi quale ponte necessario tra tematiche scientifiche e cittadini, tra divulgazione e accessibilità ai saperi, nonché quale occasione di confronto tra esperti – tanti e di prestigio quelli che si sono succeduti ad oggi nei tre anni di vita del PSC – e non addetti ai lavori.
Introdotto dallo stesso Bonadies, animatore del Portici Science Cafè, il prof. Nicolais ha avviato la sua riflessione focalizzandosi sui rapidi “cambiamenti” che caratterizzano la nostra epoca e che non riusciamo a governare, e ha parlato di filiera della conoscenza da incentivare a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla fine dell’università e, successivamente, nel mondo dell’impresa.
«I nostri giovani devono imparare a discutere con gli insegnanti – ha affermato l’illustre ospite, professore emerito di Scienza e tecnologia dei materiali all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, fino allo scorso febbraio 2016 presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche e nel recente passato ministro della Funzione pubblica e dell’Innovazione nonché assessore della Regione Campania con deleghe all’Università, ricerca scientifica e innovazione tecnologica – perché quello che serve è l’interazione dei saperi positivi. L’innovazione è un processo interattivo. Viviamo nel mondo del cambiamento in ambito produttivo, istituzionale, economico e formativo. La condivisione è fondamentale. Non è più il tempo in cui il ricercatore si chiudeva nel suo ufficio e cambiava il mondo».
Quindi ha evidenziato quali sono le priorità verso cui orientarsi per competere globalmente e vincere le nuove sfide: sostenere i processi di interazione e integrazione fra il sistema dei saperi e quello della produzione e promuovere una cultura dell’innovazione continua anche nei settori tecnologicamente maturi perché «la creazione di conoscenza e di capacità di innovazione sono i presupposti della crescita e dello sviluppo economico.
Autore di oltre 350 pubblicazioni su riviste internazionali, 6 libri e 17 brevetti alla base di applicazioni industriali di successo che hanno creato posti di lavoro e opportunità per i giovani e tra i 40 italiani più citati nel mondo (fonte banca dati compilata dall’ISI – Institute for Scientific Information di Filadelfia), il prof. Nicolais ha infine concluso il suo intervento citando una celebre frase di Leonardo da Vinci, “La luce della scienza cerco e ‘l beneficio”, con ciò sottolineando l’importanza di tenere nella massima considerazione non solo “la luce della scienza”, ma anche e soprattutto il suo “beneficio” a favore della umanità. Lungo e sincero l’applauso che ha accompagnato il termine della magnifica relazione, seguita – come è consuetudine del Portici Science Cafè – dal dibattito scaturito dalle domande formulate dal pubblico tra cui un ospite di prestigio della comunità scientifica, il biochimico Vincenzo Di Marzo, e gli assessori al Comune di Portici Fabrizia Guerra e Raffaele Cuorvo.
A chiudere l’incontro, per darsi poi appuntamento alla nuova stagione a partire da ottobre, il buffet equo e solidale offerto da Percorsi (c.so Garibaldi 124 – Portici).
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