Il Pascale inserito in un progetto di ricerca mondiale con il Centre Léon Berard a Lione e il Cancer Center di Sciensano a Bruxelles
L’Istituto per tumori Pascale di Napoli sulla vetta del mondo per la ricerca scientifica. Migliorare la classificazione dei tumori e, quindi, la loro diagnosi e terapia: è questo l’obiettivo del progetto IC3R, promosso dall’agenzia per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Di questo progetto è socio fondatore il Pascale, unico istituto italiano. Gli altri soci sono il Dipartimento di Patologia molecolare presso il Centre Léon Berard a Lione e il Cancer Center di Sciensano a Bruxelles. L’Istituto dei tumori di Napoli è stato individuato dall’Oms tra le istituzioni mondiali con maggiore esperienza nello studio dei biomarcatori dei tumori. Insieme agli altri due soci il più grande polo oncologico del Mezzogiorno è chiamato, ora, a definire gli standard di qualità e le procedure per garantire che tutti i più recenti progressi della ricerca vengano utilizzati per una migliore classificazione dei tumori e, quindi, per migliorare le possibilità di cura dei pazienti oncologici.
Il Comitato Direttivo di IC3R, di cui è coordinatore Nicola Normanno, direttore del Dipartimento di Ricerca Traslazionale del Pascale, ha già individuato ed avviato una serie di progetti finalizzati a stabilire gli standard a cui si devono attenere gli studi sui biomarcatori. Il progetto IC3R è destinato ad allargarsi a molti istituti di ricerca le cui richieste di ade-sione sono al vaglio dei soci fondatori.
«Il coinvolgimento del Pascale in questa iniziativa – dice il direttore scientifico dell’Irccs partenopeo, Gerardo Botti – della Organizzazione Mondiale della Sanità è un ennesimo importante riconoscimento dei livelli di eccellenza della ricerca e della assistenza del nostro istituto che si colloca in maniera riconosciuta ai vertici interna-zionali».
«Estremamente soddisfatti – aggiunge il direttore genera-le dell’istituto oncologico, Attilio Bianchi – il Pascale nel mondo non è soltanto un hasthag. È invece un preciso punto di riferimento nell’oncologia mondiale».
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