Il Ministro del lavoro Luigi Di Maio bacchettato dal suo parroco: «Migranti? Faccia rivivere sue radici»
«La chiusura dei porti italiani? È uno schifo, una cosa brutta, l’essere solidali, l’accoglienza fa parte della nostra storia di italiani. Bisognerebbe dire a Salvini che si fermi un pò». Così don Peppino Gambardella, parroco della comunità abitualmente frequentata da Luigi Di Maio, oggi a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, ha commentato la vicenda Aquarius. Le spiace che Di Maio abbia appoggiato questa scelta? «Non credo che dentro di sé senta di appoggiarla, forse politicamente avranno degli accordi ma non credo sia il suo pensiero vero. Lui non si è espresso a riguardo, e vorrei che lo facesse. Sono sicuro che non la pensa così». Cosa direbbe a Di Maio in questo delicato momento? «Di far rivivere le sue radici solidali, di accoglienza. Si ricordi le parole del Cardinale Ravasi». Come valuta il rosario ed il Vangelo mostrato da Salvini diverse volte? «Non so quale Madonna lui invochi: la Madonna accoglie tutti. Non so se Salvini sia un buon cristiano ma certamente non si è cristiani con l’immagine del Vangelo e del rosario».
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