IL FALLIMENTO DELLE POLITICHE SOCIALI – Il sindaco di Pollena Trocchia Carlo Esposito sui social spiega perchè “i servizi assistenziali dei nostri Comuni sono inadeguati”
Pollena Trocchia – Non è bastato il comunicato stampa inviato alle redazioni dei giornali dall’ufficio comunicazione del Comune, sulla questione assistenza speciale scolastica e sulle problematiche (troppe) dei servizi sociali, interviene direttamente il sindaco Carlo Esposito. “Non ritenevo dovessi intervenire ma, trascorso qualche giorno, ritengo sia mio dovere intervenire direttamente su una questione che interessa la vita di molte famiglie e insegnanti, e che mi sta particolarmente a cuore. Sono stato il primo laureato della mia famiglia, conosco per esperienza diretta cosa significhi poter avere a disposizione tutti gli strumenti necessari per costruire il futuro attraverso la scuola, le pari opportunità, e dove necessario nel sostegno a studenti con diverse abilità” scrive l’architetto Esposito (sotto con l’assessora alle politiche sociali di Pollena Trocchia Carmen Filosa) sulla sua pagina Facebook per spiegare cosa sia veramente successo nell’Ambito 24, l’ente che accorpa i comuni nella gestione “consortile” dei servizi sociali, che notoriamente dalle nostre parti fanno acqua da tutte le parti.
“Cosa è successo? Da molti mesi ci facciamo carico di stimolare l’organo deputato alla gestione delle risorse destinate all’assistenza (Ambito N24) a ottemperare alla sue funzioni: erogare efficacemente i servizi assistenziali, quello dell’assistenza scolastica è solo una parte, ma il problema, purtroppo è molto più profondo! Nonostante i nostri sforzi, e quello di altri comuni, ritardi e inefficienze hanno continuato a segnare l’operato di questo organo, provocando una condizione di quasi immobilismo. Troppo spesso la burocrazia si dimostra più forte delle necessità di essere efficaci e dell’urgenza di garantire i sacrosanti diritti dei cittadini.
Proprio per questo motivo ci siamo proposti alla guida dell’ambito, preferiamo essere pienamente responsabili delle nostre azioni, che crediamo vadano sempre nella direzione del bene comune, più che subire decisioni e inefficienze che ci hanno provocato enormi problemi. Sono certo che il nostro contributo alla guida dell’ambito N24 consentirà al sistema dell’assistenza di assumere il giusto peso nella vita dei cittadini, non solo quelli di Pollena Trocchia, ma di tutti i comuni dell’ambito. Se vi dobbiamo delle scuse sono per non aver mosso prima la nostra candidatura alla guida dell’organo, ma ogni cosa ha i suoi tempi”. In sostanza il sindaco Esposito, al suo secondo mandato, non ha spiegato cosa fosse realmente accaduto ma l’ha lasciato intendere: l’Ambito N24 è il responabile dei disservizi alle politiche sociali dei Comuni di Volla, Cercola, Massa di Somma e Pollena Trocchia. Ma se l’Ambito esiste nella misura in cui “consorzio” tra comuni, possono ritenersi anche questi colpevoli dei disservizi?
“Capisco chi dice che l’ambito è inutile – conclude Carlo Esposito – è vero se non funziona è proprio inutile, anzi è dannoso, lascia sole quelle persone che più ne hanno bisogno e abbandona i comuni lasciandoli senza la possibilità di fare quello che è giusto e necessario a decine di famiglie e di suoi cittadini. Quando non funziona nega i diritti fondamentali a partire dalla scuola, e io ne sono profondamente amareggiato, perché se non sono il responsabile di questa condizione sento la responsabilità morale nei confronti di questi cittadini. Per questo sto cercando di spiegare cosa è successo, anche a costo di essere criticato. Avrei voluto scrivere di un grande successo non certamente di un disservizio, ma riconoscere un problema è il primo passo per risolverlo. Se non avessimo il desiderio di risolvere il problema, non sarei qui ad ascoltare, e a dare conto a chi giustamente si dimostra sfiduciato…”. L’iter per la “conquista” dell’ambito da parte del Comune di Pollena Trocchia che potrebbe succedere a Cercola che a sua volta è succeduto a Volla, è partito. Esposito dalla sua ha l’appoggio di Gioacchino Madonna e quasi sicuramente l’ostruzionismo di Biagio Rossi che vorrebbe Cercola restasse capofila dell’Ambito. L’ago della bilancia è il Comune di Volla, il cui mandato da capofila è attenzionato dalla Procura della Repubblica di Nola, non quando era sindaco Giuliano Di Costanzo.
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