Ercolano – Non sembrano avere alcun dubbio, i carabinieri e la Procura di Napoli, sul tragico fatto di sangue verificatosi poco dopo la mezzanotte di giovedì a Ercolano, in provincia di Napoli, dove un camionista di 53 anni, Vincenzo Palumbo, ha ucciso Giuseppe Fusella, di 26 anni, e Tullio Pagliaro, di 27, dopo averli scambiati per ladri. Il numero dei colpi di pistola esplosi, undici, e la sequenza, come la direzione, rivelano “una condotta intenzionalmente e senza giustificazione rivolta a cagionare la morte”.

Ai due ragazzi l’unica colpa che si può addebitare è quella di essersi fermati in auto davanti a quella villetta di periferia; non è ancora chiaro il perché.

Vincenzo Palumbo è stato sottoposto a fermo dalla Procura di Napoli in quanto ritenuto gravemente indiziato del duplice omicidio. I due ragazzi non sono stati trovati in possesso di armi da fuoco o di altro genere. Nell’auto non c’erano strumenti “da scasso” e neppure indumenti per travisare il volto e renderli irriconoscibili. Inoltre, nessuno degli elementi raccolti dai inquirenti fa ritenere che i due ragazzi fossero in procinto di commettere un furto o una rapina.

“Poveri ragazzi. Vicinanza e preghiera per le famiglie prostrate dal dolore. Abbiamo assoluta necessità di muovere i passi verso una società libera dalla mentalità di eliminazione dell’altro… dalla mentalità che porta ad armarsi e al “fai da te”. Ha detto don Giorgio Pisano, sacerdote anticamorra e da sempre in prima linea per la legalità a Ercolano. “Abbiamo tutti bisogno di imparare a costruire relazioni sane e serene e una comunità civile solidale.

Don Giorgio definisce le due vittime innocenti del folle gesto “due giovani:Abele”.”Proviamo a costruire attraverso un processo educativo una società più solidale e meno violenta e distruttiva. – conclude – Ogni omicidio in se stesso è sempre qualcosa di ingiusto. Costruiamo fraternità”.