I Cosentino chiedono il sequestro (e la distruzione) dalle librerie de Il Casalese, il libro aperto sulla dinastia di imprenditori e politici di Casal Di Principe
NAPOLI – Sequestro immediato e distruzione di tutte le copie attualmente in vendita nelle librerie italiane, oltre al risarcimento di un milione 200mila euro. È la richiesta formulata al Tribunale di Napoli da Giovanni Cosentino – amministratore unico dell’Aversana Petroli e della Ip Service, e fratello del parlamentare Nicola, ex sottosegretario all’Economia ed ex coordinatore regionale del Pdl – nei confronti di autori ed editore del libro «Il Casalese-Ascesa e tramonto di un leader politico di Terra di Lavoro», pubblicato da CentoAutori. La prima udienza con procedura d’urgenza si terrà il prossimo 5 aprile. Il volume, che ripercorre la storia politico-giudiziaria del deputato è stato scritto da nove giornalisti campani (Massimiliano Amato, Luisa Maradei, Ciro Pellegrino, Arnaldo Capezzuto, Corrado Castiglione, Peppe Papa, Antonio Di Costanzo, Enzo Senatore e Giuseppe Crimaldi). I legali di Giovanni Cosentino hanno anche proceduto a informare della causa intrapresa persone che hanno presentato il libro in manifestazioni pubbliche. I nove autori hanno chiesto e ottenuto l’intervento dell’Ordine dei giornalisti, della Federazione della stampa e dell’Unione nazionale cronisti a tutela della libertà di stampa, giudicando fuori luogo la richiesta di sequestro e distruzione. «Siamo sereni – dicono gli autori – se c’e’ stata diffamazione sarà il giudice a stabilirlo, ma il sequestro e la distruzione dell’opera sono una richiesta da respingere». Sulla vicenda, solidarietà da Sel, attraverso il responsabile regionale campano Arturo Scotto; dall’Idv, che con il deputato Franco Barbato ha presentato un’interrogazione parlamentare; dal Pd (senatrice Teresa Armato e Graziella Pagano, e l’onorevole Luisa Bossa) e da Fli con il coordinatore cittadino Ambrosino. Nella sede dell’Ordine dei giornalisti campani, si è svolta una conferenza stampa con gli autori del libro alla quale hanno partecipato anche il presidente Ottavio Lucarelli, Lucia Licciardi dell’Assostampa, Maria Chiaria Aulisio, consigliere nazionale dell’Ordine. È intervenuto anche l’avvocato di Giovanni Cosentino – Sergio Carlino – che ha polemizzato con alcuni degli autori presenti, i quali hanno definito la richiesta di distruzione dei libri «una pratica che rievoca le notti buie di dittature e tempi che si sperava fossero definitivamente scomparsi». Il clamore della notizia ha varcato anche i confini nazionali: ieri del caso si è interessata anche il sito internet del giornale spagnolo El Mundo. Gli autori del libro hanno incassato anche la solidarietà del sindaco di Napoli Luigi de Magistris e del presidente dell’Unci campana Renato Rocco, il quale ha dichiarato che «chiedere la distruzione di un libro è una notizia che, di fatto, ci fa tornare ai tempi della Santa Inquisizione».
Ad aprile, intanto, è stata già messa in programma una giornata nazionale di mobilitazione in nome della libertà di informazione. E si muove anche il popolo di facebook: promossa una petizione a sostegno dei giornalisti.
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