GOOD NEWS – IamHero, la start up innovativa che utilizza i giochi digitali per curare i pazienti con disturbi dell’attenzione
Curare i pazienti affetti da ADHD, disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività, in età pre-scolare, scolare primaria e secondaria, con i giochi digitali. È l’obiettivo di “IamHero”, start up innovativa in ambito e-health che nasce dalla volontà di tre società: Villa delle Ginestre, Soges e Grifo multimedia. In particolare, IamHero ha la missione di fornire terapie digitali basate su tecniche di gamification, da utilizzare insieme alla terapia standard per renderla più efficace. Si tratta di un prodotto formato da tre componenti che interagiscono tra di loro. Innanzitutto, tre serious game, cioè giochi seri, che uniscono elementi educativi e ludici, utilizzati dal paziente in clinica sotto la supervisione del terapista. I game lavorano sulle stesse skill su cui opera la terapia standard, come attenzione e capacità di attesa, e sono utilizzati attraverso attrezzature hardware d’avanguardia: il paziente può così immergersi nell’ambiente virtuale e usare il proprio corpo per l’esecuzione dei task. C’è poi un’app con quattro minigame, che consentono di potenziare le stesse skill trattate dai game in clinica con lo svolgimento di compiti a casa tra una sessione in clinica e l’altra. Questi minigame possono essere utilizzati attraverso app sui dispositivi mobili. Infine, c’è un cruscotto operativo utilizzato in clinica dai terapisti che permette di gestire le sessioni in clinica, l’assegnazione dei compiti a casa, eseguiti dal paziente sull’app, la visualizzazione dei dati del paziente, il monitoraggio e l’analisi dell’andamento delle sessioni digitali in clinica e a casa, e quindi la personalizzazione della terapia. «Confesso di avere dentro di me inizialmente osteggiato l’utilizzo della realtà virtuale – spiega Federico Mantile, neuropsichiatra infantile – per poi visceralmente aderirvi per le potenzialità che possiede e per l’esperienza diretta. Il lavoro col bambino iperattivo è veramente molto laborioso per la scarsa adesione del minore, soprattutto per i suoi tempi attentivi brevi e la percezione di noiosità e costrittività delle necessarie proposte terapeutiche tradizionali. Grazie alla realtà virtuale, invece, il bambino utilizza strumenti a lui graditi che hanno il doppio vantaggio euristico di essere un premio della token economy della terapia tradizionale e di essere essa stessa strumento riabilitativo. È noto che un compito svolto su argomenti di nostro interesse aumenta concentrazione, attenzione e memorizzazione degli apprendimenti che vengono ritenuti più a lungo e con maggiore efficacia».
Ma quali sono i vantaggi di questo sistema? Il gioco è lo strumento ideale per migliorare l’empowerment del paziente, la sua percezione delle terapie e il suo coinvolgimento nelle stesse, e anche uno strumento innovativo per veicolare conoscenza rispetto a skill predefinite. Il sistema inoltre permette di registrare tutti i parametri di performance del giocatore e di realizzare una valutazione nel tempo dei progressi fatti dal paziente, adattando quindi la terapia standard. E i risultati sono soddisfacenti. È stata infatti realizzata una prima fase sperimentale di sei mesi con circa 60 pazienti della fascia di età 5-12 anni, suddivisi in un gruppo controllo e un gruppo sperimentale, nella quale sono stati effettuati dei primi studi tramite batterie di test specifici per pazienti con ADHD (pre e post sperimentazione), ed è stato valutato l’indice di gradimento del sistema da parte di pazienti e terapisti. Dai primi risultati è emerso un generale miglioramento medio nelle performance cognitive dei pazienti di entrambi i gruppi, anche se in alcuni casi risulta più marcato per il gruppo sperimentale. Sulla base dei risultati raccolti sono stati introdotti miglioramenti costanti sul sistema in termini di usabilità, sia per i pazienti che per terapisti. “IamHero” sarà oggetto di un seminario dal titolo “La start up innovativa che cura i bambini affetti da ADHD con i giochi digitali”, in programma martedì 30 giugno alle 16, alla quale parteciperanno, in qualità di relatori, Ada Potenza, project manager di Grifo Multimedia, e Federico Mantile, neuropsichiatra infantile presso Villa delle Ginestre. Sito web: www.iamhero.eu
Donatella Alonzi
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