#foodistribution, lo spettacolo Exaudi riempie di luci e suoni i Bipiani di Ponticelli

Giovedì 14 settembre 2023 alle ore 21, in prima nazionale, e in replica venerdì 15 settembre ore 21, lo spettacolo Exaudi riempie di luci e suoni i Bipiani di Ponticelli.

Il lavoro ha come protagonisti artisti professionisti e gli abitanti dei Bipiani, termine con cui si identificano le strutture abitative “temporanee” costruite in seguito al terremoto del 1980. Exaudi è l’ultima tappa della sesta edizione di #foodistribution, progetto ideato e prodotto da Manovalanza, associazione napoletana di promozione sociale, fondata da Adriana Follieri e Davide Scognamiglio, che mette in relazione l’analisi del processo abitativo con il teatro, la fotografia e l’illuminazione. Curato da Davide Scognamiglio e Daniele Ciprì, con la consulenza scientifica di Rosario Sommella, il progetto definisce l’azione di creazione artistica e di coesione sociale attraverso cui piccole e grandi comunità urbane, perlopiù di aree periferiche, entrano in relazione diretta e continuativa con le Arti della scena partecipando attivamente alle varie fasi che precedono il conclusivo allestimento teatrale.

#foodistribution, che ha ottenuto il riconoscimento del Ministero della Cultura per i Progetti speciali 2023, ha dato vita ad un lungo processo creativo partecipato (iniziato nell’estate del 2022) che ha coinvolto la comunità degli abitanti dei Bipiani di Ponticelli attraverso momenti informali di scambio e conversazioni per stabilire le tematiche per il nuovo allestimento site-specific. Il titolo Exaudi vuole avvicinare simbolicamente alla tensione emotiva che prepara l’esaudirsi dell’antico desiderio abitativo: il Comune di Napoli, infatti, ha previsto l’abbattimento dei Moduli Abitativi Provvisori e la costruzione delle nuove case per gli aventi diritto con i fondi del Pnrr.

«Riteniamo importanti eventi di animazione culturale e territoriale come quello di Exaudi ai Bipiani di Ponticelli. La rigenerazione urbana dei Bipiani – afferma Laura Lieto, vicesindaco e assessore all’Urbanistica – non può essere intesa esclusivamente come recupero edilizio, ma va accompagnata con azioni sociali e culturali di animazione territoriale. In questo senso, il progetto di Manovalanza interpreta in modo pertinente la relazione tra arte e comunità».

«In questo progetto di ricerca artistica e scientifica in cui il teatro abita i luoghi e si fa abitare – spiegano Scognamiglio e Follieri – avviene una graduale e delicatissima trasformazione, non un travestimento che investe la superficie e non conosce il potere della durata, né una luce accesa sul quotidiano che spia ed espone un’intimità urbana e personale inviolabile. Avviene, piuttosto, un processo di trasfigurazione che dura nel tempo, con ascolto, rispetto e tutela di tutti gli elementi in campo, persone e luoghi, che partecipano e agiscono attivamente alla creazione di una narrazione specifica e nuova».

Il progetto si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e del patrocinio del Comune di Napoli. È realizzato in co-produzione con la Fondazione Pietà dei Turchini per gli aspetti dedicati al suono e con laCoop4Art per la cura e gestione dello spazio urbano e delle strutture dedicate al pubblico, con la consulenza musicale di Guido Barbieri e con la collaborazione con Arci Movie, Accademia di Belle Arti di Napoli e Iuo Istituto Universitario Orientale di Napoli.

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