Flora Beneduce: una proposta per rilancio dell’area moderata del paese e del Meridione. Il Piano Marshall dei moderati
Forza Italia o meglio l’area moderata e questo Paese dovranno intraprendere un nuovo percorso politico, una fase necessaria per riaprire un dialogo con gli elettori riacquistando con forza un ruolo di centralità per governo dell’Italia. Abbandonando posizioni personali, Forza Italia deve proporsi come un partito aperto, un partito plurale, un partito in grado di rappresentare tutte le classi sociali. Ritornare tra la gente è il primo passo per allontanare l’idea della privatizzazione della politica ridotta a mero associazionismo. Ritornare al pensiero liberale, alla storia e ai contenuti di idee e di uomini come Alcide de Gasperi e Luigi Einaudi, rilanciando in chiave globale il principio che “la Libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica”. Bisogna riformare l’attuale assetto organizzativo dello Stato proponendo un modello organizzativo snello, efficiente, efficace ed economico. La lotta al clientelismo passa attraverso le buone procedure, la buona amministrazione e la condivisione, a tutti i livelli, della salvaguardia dei beni collettivi. L’Italia e il Sud in particolare, hanno bisogno di un nuovo “Piano Marshall”, investimenti pubblici e privati per consentire al Paese una crescita economica e apportare maggiore ricchezza. Questo significa aumentare la libertà dei produttori per rendere possibile un aumento della ricchezza e quindi dei posti di lavoro. Se vogliamo davvero affrontare i problemi del Paese e dei territori che rappresentiamo, se vogliamo smetterla di eluderli, dobbiamo cambiare radicalmente prospettiva. Dobbiamo capovolgere il nostro modo di ragionare. Proporre una politica costruttiva è possibile. Uscire dalla crisi economica senza penalizzare le due missioni tradizionalmente considerate incompatibili: rinforzare lo Stato sociale e abbassare la pressione fiscale sui produttori nell’economia emersa. Queste due missioni non sono solo essenziali, sono anche possibili. E la ragione è paradossale: sono proprio i nostri ritardi e le nostre inefficienze che ci danno una solida speranza. La complessità dell’attuale quadro geo-politico, economico-sociale, impone la concretezza delle azioni, la rapidità dei tempi di realizzazione e la risoluzione definitiva di questioni aperte all’infinito e che continuano, a distanza di anni, a rappresentare delle criticità. In Campania, da decenni l’attenzione è sempre focalizzata sugli stessi temi – Sanità, Trasporti e Ambiente – I Governi di sinistra hanno prodotto danni ingenti ed oggi alzano la voce sui disastri da loro stessi causati. Molti protagonisti di vicende dolorose quali i rifiuti, la terra dei fuochi, le barelle negli ospedali, oggi, paladini del niente, si intestano la risoluzione di problemi creati dalla loro scellerata amministrazione. Forza Italia, nel Paese, nel mezzogiorno ed in Campania deve rappresentare la concretezza, la politica degli obiettivi prefissati e raggiunti, la vicinanza a tutte le classi sociali rispettando le diverse posizioni e facendole confluire in un progetto comune. Un lavoro non facile di ricostruzione di un dialogo politico per la gente e con la gente. Una sfida difficile che per quanto mi riguarda intendo affrontare per rispetto della politica, di quanti mi hanno eletta e per il ruolo istituzionale che ricopro all’interno del Consiglio Regionale della Campania.
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