FCA Pomigliano: Il piano industriale che non arriva mai.
Pomigliano.In un comunicato stampa dello SLAI Cobas, è paragonata ad “aspettando Godot“, opera teatrale di Samuel Beckett, l’attesa, lunga 14 anni di un piano industriale da parte di Marchionne. Si tratta di un vero e proprio “miraggio”, un’attesa di un qualcosa che nonostante gli annunci non sembra arrivare. Nulla di positivo si prefigura per gli operai della FCA impiegati a Pomigliano, Nola e Mirafiori.
Nel comunicato si legge infatti che “mentre la nuova Panda tornerà in Polonia allo stabilimento di Tychy, la cassa integrazione di solidarietà ed ogni tipo di ammortizzatore sociale per gli impianti di Pomigliano, Nola e Mirafiori, alla prossima scadenza di luglio 2018, non potranno più essere rinnovati per il superamento dei periodi previsti dalle vigenti normative in materia: di conseguenza, allo stato dell’opera, gli esuberi potrebbero essere licenziati o terzializzati.
Non ci sarebbe nessun piano industriale risolutivo a quanto pare; o perlomeno non se ne vede spiraglio. Anche gli altri sindacati, definiti “firmatutto” , vengono citati nel comunicato, in quanto ritenuti responsabili di non rispettare i principi fondamentali dell’esperienza sindacale, oltretutto perchè “ la difesa dei lavoratori non può prescindere dal necessario vincolo di solidarietà a tutela degli interessi di tutti i lavoratori che, se viene meno, rischia di far passare a breve il gioco di FCA e dei suoi sindacati di comodo“.
Per queste motivazioni, lo SLAI Cobas invita iscritti e simpatizzanti alla riunione del coordinamento provinciale sabato 21 ottobre alle 10.30, presso la propria sede in Pomigliano D’Arco.
Domenico Modola
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