FASE 3, A SANT’ANASTASIA LA PROPOSTA DEL MOVIMENTO POLITICO SìAMO ANASTASIANI : “SUOLO PUBBLICO GRATUITO E CONGELAMENTO TARI PER GARANTIRE LA RIPRESA”
Sant’Anastasia – Il movimento politico “sìAMO ANASTASIANI – IL FUTURO CHE CI MERITIAMO” continua a proporre soluzioni concrete per rilanciare l’economia del territorio (messa a dura prova dalla crisi): “A fine aprile abbiamo proposto all’Ente di attivare la procedura per sospendere il pagamento del suolo pubblico fino al 31.12 e concedere – ove fosse possibile – ulteriori spazi in forma gratuita alle attività ricettive per compensare la perdita di posti a sedere viste le restrinzioni per contenere la propagazione del Coronavirus” – sostiene il segretario Ciro Terracciano.
La nuova proposta comprende la possibilità di chiedere all’Ente – gratuitamente – nuovi (o ulteriori) spazi di suolo pubblico fino ad un massimo pari al 75% della metratura dell’immobile. E – inoltre – per chi non potrà ottenere questo implemento, nella proposta si prevede il congelamento della TARI fino al 31.12 con la possibilità di rateizzare il pagamento nei primi sei mesi del 2021. “Alla proposta complessiva abbiamo allegato anche la modulistica per avviare il procedimento amministrativo. Bisogna solo far partire il processo. A questo punto è solamente una questione di volontà” – continua Ciro Terracciano.
“In questa fase è fondamentale supportare gli imprenditori in modo serio e coraggioso, mettendo in campo tutte le risorse possibili. È necessario in un momento di crisi così pensante un intervento dirompente da parte dell’Ente. E la politica non può restare a guardare. Con questa soluzione potremmo dare a decine di imprenditori anastasiani la possibilità di implementare la forza commerciale delle proprie strutture e recuperare la capacità ricettiva. Questi sono due aspetti fondamentali per ridare ossigeno all’economia. Bisogna lavorare per garantire i presupposti per un graduale ritorno alla normalità, seppure è indispensabile mantenere alto il livello di guardia per non tornare indietro” – conclude il portavoce Ciro Pavone.
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