Falsi certificati di malattia: arresti domiciliari per il consigliere comunale porticese Giorgio Perasole
Arresti domiciliari per Giorgio Perasole, 59 anni, uno dei consiglieri comunali di opposizione al comune di Portici. Il medico Porticese è indagato a seguito delle indagini dell’operazione “Moliere”: maxinchiesta condotta dalla Capitaneria di Porto di Salerno, in cui emergono irregolarità riguardanti i periodi di malattia di alcuni dipendenti di tre società. Una maxi-truffa dall’importo complessivo di 2 milioni ai danni di Inps, Inail e Servizio Sanitario Nazionale, che ha visto l’emissione di 45 ordinanze di custodia cautelare da parte della Procura di Vallo della Lucania. A finire nel vortice delle indagini i lavoratori di alcune società marittime, armatori, medici, funzionari dell’Inail, e dirigenti del Sasn di Napoli. Secondo l’accusa i periodi malattia di alcuni dipendenti coinvolti superavano addirittura il 60% dei periodi di imbarco, con i marittimi che incassavano sia l’indennità di disoccupazione, sia quella di malattia. E non solo: anche gli armatori coinvolti nell’inchiesta, secondo l’accusa, avrebbero trattenuto per sé una consistente parte delle cifre. Una serie impressionante di false assunzioni, e malattie immaginarie che ha portato dunque ad un vero e proprio terremoto giudiziario. Dei 45 indagati 33 sono stati raggiunti da obbligo di firma, 5 sono stati condotti in carcere, 8 costretti all’interdizione dall’esercizio dell’ufficio e dal servizio pubblico esercitato, e altri 4 ristretti ai domiciliari. Tra questi ultimi il medico porticese Giorgio Perasole, rappresentante in Consiglio comunale della lista civica “Il Cittadino”(alleata al PD alle scorse elezioni amministrative), che nei prossimi giorni avrà l’opportunità di fornire al gip Elisabetta Garzo, presso il Tribunale di Vallo della Lucania, la sua versione dei fatti.
Dario Striano
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