FALLITE LE PROVE TECNICHE DI RIBALTONE: A POLLENA TROCCHIA FRANCESCO PINTO, ARTURO CIANNIELLO, MARGHERITA ROMANO E LUCIA ANDOLFI SI ASTENGONO DA VOTARE IL BILANCIO
Pollena Trocchia – Prove tecniche di ribaltone nella cittadina sotto il Vesuvio, unica nel suo genere in quanto in Consiglio Comunale non ha esponenti di opposizione: fallite. Dopo lo scarso successo elettorale alle scorse Elezioni Regionali, il due volte sindaco oggi Leghista di ferro e sostenitore di Salvini, Francesco Pinto, che in consiglio comunale presidente della pubblica assise e un manipolo di consiglieri comunale che ancora lo sostengono si è astenuto dal votare il Bilancio Comunale e il Dup, l’importante documento unico di programmazione. Astensione che di fatto, politicamente sfiducia il sindaco in carica Carlo Esposito e la sua squadra di Governo. Giovedì sera alle 19.30 si è celebrato il Consiglio Comunale in via telematica, in quanto le sedi comunali sono ancora sottoposte a sanificazione causa Covid-19. Un’ora prima ai consiglieri comunali e al sindaco arriva una pec che annuncia la scelta politica di Francesco Pinto, Arturo Cianniello, Margherita Romano e Lucia Andolfi di astenersi dalla votazione del bilancio comunale. Una tegola in testa al sindaco Esposito che non gli fa tanto male però, in quanto con una maggioranza estrema, comprendente anche chi ieri sembrava un fedelissimo di Pinto (vedi alla voce Pasquale Busiello e Salvatore Auriemma) il bilancio viene votato eccome. Con un solo assente, la consigliera Intemerato. Nessun commento a caldo da parte del primo cittadino, che sembrerebbe essersi infastidito non poco per la scelta dei suoi colleghi di maggioranza, nessun commento dai quattro franchi tiratori che avrebbero motivato la scelta (a mezzo pec) con una mancanza di tempo per apporre eventuali emendamenti al bilancio, nonostante tutti gli atti fossero stati presentati in Comune da più di un mese e messi a disposizione del consiglio comunale. In città si sta paventando quello che gli appassionati di politica dicono da tempo: Pinto, perso il treno delle regionali potrebbe volersi candidare nuovamente a sindaco, cercando di dare una spallata al governo cittadino, nonostante non ne abbia più i numeri. Già alle scorse elezioni regionali, infatti, il peso specifico dell’uomo di Enzo nespoli e oggi di Salvini è diminuito tantissimo. Oggi con questo tentativo (pare che Pinto abbia cercato la sponda anche del dottore Pasquale Busiello nella scelta di astenersi dal votare il bilancio, sponda nettamente rifiutatagli) i numeri sono ancora più bassi. Tra i quattro sostenitori del tentativo di scossone alla maggioranza Esposito, infatti, solo Francesco Pinto potrebbe godere ancora di un pacchetto elettorale, nonostante non l’abbia nemmeno confermato alle scorse regionali dove correva coi colori anti sudisti e salviniani della Lega. “Si tratta di un colpo di coda – dice qualche bene informato – di persone che hanno confuso il ruolo della politica e preferiscono fare i politici, anzi gli amministratori”. Sono noti a tutti infatti gli screzi tra la leadership di governo cittadino e i consiglieri Arturo Cianniello e Margherita Romano che volevano prendere il posto il primo di Salvatore Auriemma (medico stimato in città, con grossa esperienza di governo che ha accompagnato due governi Pinto) e Carmen Filosa, insegnante che alla sua prima esperienza di governo sta cercando di portare avanti progetti importanti per il territorio quali la realizzazione della cittadella scolastica e ben ha gestito in questo periodo emergenziale i rapporti delle scuole cittadine col territorio. Tra pochi giorni, sul sito istituzionale del Comune saranno visibile la diretta e gli atti del consiglio comunale, che ha approvato tra le tante cose anche la proposta di Cianniello per la ripresa in streaming delle sedute consiliari.
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