Fabio Fiorillo e Antonio Gillo in “Concerto” al Teatro Summarte il 4 maggio. Durante lo spettacolo sarà presentato il progetto Matriarcanto
Somma Vesuviana – “Concerto” è il nuovo lavoro musicale di Fabio Fiorillo che, dopo circa vent’anni, con il maestro Antonio Gillo, ha preparato nel corso di quest’ultimo anno. Un concerto per pianoforte, rigorosamente a coda, e voce; una passeggiata nei viali musicali della nostra Napoli. Il prossimo 4 maggio al Teatro Summarte.
Un repertorio che da sempre incuriosisce la ricerca dei due artisti e che si ispira all’ antologia e la cultura partenopea. Il repertorio è un dovuto omaggio alla poesia in musica che da secoli rappresenta lo spirito del nostro popolo e degli autori colti che ne hanno saputo raccontare i sentimenti più viscerali e sanguigni con particolare attenzione al grande Roberto DeSimone, maestro, college amico di Fabio, da poco somparso.
Fortemente voluto da Fiorillo questa narrazione musicale non è solo un modo per ricordare la straordinaria potenza di canzoni come Era de maggio o Serenata ‘e Pullecenella, ma rappresenta un modo per non dimenticare che la musica non èsolo autotune o outfit di rappresentanza ma è anche lavoro di dedizione che necessita per potersi presentare con uno strumento magico e meraviglioso come il pianoforte a coda. Un rigoroso live senza artificio di sorta.
“In questo clima di sincera melodia mi sono ispirato al punto da sentire l’esigenza di fondare un ensemble vocale, Matriarcanto, e che contemporaneamente all’allestimento di “concerto” sto dirigendo in una sorta di Laboratorio – ricerca volto alla produzione del maestro Roberto De Simone. E’ la mia prima esperienza di regia in assenza sul palco e sono curioso di vedere, dalla platea, il risultato”. Quattro voci femminili , due chitarre e percussioni della tradizione, saranno sul palco durante il debutto di “Concerto” per presentare questo ambizioso progetto partito in contemporanea alle prove di Fabio Fiorillo. Entrambe le esperienze sono nate e, ad oggi, si evolvono all’interno delle mura aragonesi per espressa volontà di Fabio. “la grande energia del borgo Casamale, se non dispersa o non vissuta, è grande alleata di quelli che cercano il fuoco dell’arte e delle sue manifestazioni” conclude Fabio Fiorillo.
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