Congedo straordinario Coronavirus, sono già arrivate 100mila domande di lavoratori dipendenti. I dipendenti quindi possono già presentare la domanda di congedo parentale straordinario previsto dal decreto Coronavirus. Per fare domanda si utilizza la stessa procedura del normale congedo: semplicemente si aggiungono 15 giorni a quelli già a disposizione (anche retroattivamente) e per periodi che decorrono dal 5 marzo al 3 aprile spetterà il 50% della retribuzione. Per i lavoratori autonomi invece e iscritti alla gestione separata, le procedure saranno disponibili entro fine marzo: lo comunica l’INPS in relazione alle novità sui congedi parentali straordinari e i permessi legge 104 previsti dal decreto Cura Italia per l’emergenza Coronavirus. Ecco le norme in breve: Il congedo straordinario spetta fino ai 12 anni di vita del figlio, senza limiti di età nel caso di handicap grave. Retribuito al 50%, si applica anche per i figli adottivi, nonché nei casi di affidamento e collocamento temporaneo di minori. Spetta solo se l’altro genitore non è titolare di strumenti di sostegno al reddito, disoccupato o non lavoratore. Per ciò che riguarda invece la decorrenza e la durata del congedo Si tratta di un congedo straordinario di massimo 15 giorni complessivi fruibili, in modalità alternativa, da uno solo dei genitori per nucleo familiare, per periodi che decorrono dal 5 marzo al 3 aprile. Significa che il congedo deve iniziare entro il 3 aprile e che, anche in presenza di più figli, resta comunque di 15 giorni complessivi. La procedura per i lavori dipendenti è già attiva. Si faccia solo attenzione in quanto i genitori che erano in congedo parentale ordinario, non devono presentare una nuova domanda. L’INPS provvede automaticamente a convertire d’ufficio il periodo in congedo parentale straordinario. Stesso discorso per i lavoratori che stavano già utilizzando un congedo per un figlio con handicap