Ecco le processioni antiche a Somma Vesuviana, tra riti e miti ancelstrali

Somma Vesuviana – Capitale di riti e miti. La città delle mura Aragonesi, della Villa d’Augusto e della dimora di Lucrezia D’Alagno e poi del maestri della risata il Principe De Curtis, in arte Totò si appresta a celebrare la sacralità pasquale che qui sotto il Vesuvio diventa rituale, mistica. “Siamo dinanzi ad una delle processioni più antiche. La processione del Venerdì Santo di Somma Vesuviana è un evento che sicuramente si colloca tra il 1804 e il 1850, dunque è una processione secolare con 200 anni di storia. E’ una delle prime cinque processioni in Campania e tra le prime in Italia come utilizzo degli apparati scenici di derivazione spagnola.  Il Concilio di Trento e il viceregno spagnolo determinarono nel Meridione d’Italia un tipo di teatro sacro, caratterizzato da impianti scenici che si concretizzeranno nel Seicento col barocco. L’eredità è dei pasos, nazerenos e costaleros spagnoli. I pasos erano le statue, i nazarenos i confratelli e i costaleros i portatori delle statue. Il corteo si compone di almeno 2000 confratelli con il saio bianco, dinanzi alla Madonna con il Cristo Morto e da almeno 10.000 donne e tutti con candele accese. Dunque è una processione molto coinvolgente, antica”. Lo ha affermato Alessandro Masulli, Direttore dell’Archivio Storico del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano.

E il Giovedì Santo le Confraternite laicali, in processione per l’Adorazione degli Altari

“Il Giovedì santo, subito dopo la celebrazione “In Coena Domini” tre confraternite laicali che sono quella del SS. Sacramento,  di Santa Maria della Neve e S. M. del Carmine, sfilano nel centro del paese per l’Adorazione degli Altari, proponendo un ricco programma di musiche religiose. I confratelli anche il Giovedì Santo – ha continuato Masulli –  indossano il saio bianco con cappuccio ma a volto scoperto e lungo i percorsi, recitano il Santo Rosario. Ogni Congrega ha un cordone di colore diverso e ogni confratello il medaglione della propria congrega. E’ particolarmente accattivante vedere il momento in cui una congrega si incrocia con l’altra, attendendola sul sagrato della chiesa. Anche le processioni del Giovedì Santo si concludono in tarda serata”.

“Siamo dinanzi ad un evento molto sentito che però deve unire la comunità – ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano – e il paese si sta preparando nel modo migliore. Stiamo per mettere in campo un adeguato piano traffico che prevede la chiusura delle strade. Ricordo che la processione del Venerdì Santo, scenderà dal Borgo Antico del Casamale, un centro storico dal grande fascino con la Cinta Muraria di epoca Aragonese e ricordo che da quest’anno, al Borgo, è attiva anche la ZTL che, in questo periodo pasquale, contribuirà a migliorare l’accoglienza. Attesi anche tante persone provenienti da fuori Somma e attesi turisti provenienti da Paesi stranieri. Infatti il 26 Aprile, in contemporanea, negli stessi minuti, avremo l’apertura del sito archeologico della Villa Augustea e l’inizio dei Riti della Montagna con il Sabato dei Fuochi dopo Pasqua”.

I commenti sono chiusi, ma trackbacks e i pingback sono aperti.