DOPO GLI ABUSI SULLE CUGINETTE – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni andrà a far visita all’inferno del parco verde di Caivano
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni intende recarsi a Caivano, accogliendo l’invito di don Maurizio Patriciello dopo gli abusi di gruppo sulle due cuginette. Lo ha detto la stessa premier, a quanto si apprende, in Consiglio dei ministri. Il governo punta a “bonificare l’area” di Caivano dove sono avvenuti gli abusi di gruppo su due cuginette. Lo ha detto in Consiglio dei ministri la premier Giorgia Meloni, a quanto si apprende, sottolineando che “per la criminalità non esistono zone franche”. Annunciando l’intenzione di “accogliere l’invito di don Patriciello a recarmi sul posto”, Meloni ha precisato che la sua “non sarà una semplice visita: offriremo sicurezza alla popolazione”. E ha aggiunto che il centro sportivo in stato di abbandono “deve essere ripristinato e reso funzionante il prima possibile”.
Anche la famiglia della maggiore delle due cuginette violentate a Caivano sta preparando una lettera destinata al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per chiedere che venga messo sul tavolo del cdm il tema dell’emergenza minori. “Così come esiste un fondo che consente ai collaboratori di giustizia, ai pentiti di mafia di cambiare vita e identità, di ricominciare in sicurezza, allo stesso tempo venga istituito un fondo per le vittime di abusi, per i minori, affinché abbiano la possibilità concreta di traslocare, di cambiare casa e scuola, di intraprendere un nuovo percorso insieme alle proprie famiglie – spiega all’Adnkronos il legale della famiglia, l’avvocato Angelo Pisani (nella foto sopra) – E’ chiaro che appena la bimba terminerà il periodo di permanenza nella struttura individuata, tornerà a casa. Serve una normativa ad hoc, altrimenti rischiamo che avvenga un po’ come nel gioco dell’oca, dove ci si allontana, si torna e non cambia nulla. La famiglia ha il terrore di ritorsioni e hanno ragione di pensare di poter cambiare insieme, in un posto lontano da dove l’atroce violenza si è consumata”.
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