Domenica Rosa Cutolo, meglio nota come Rosetta è la sorella maggiore del boss che ha fondato la Nco, Raffaele Cutolo, domani i funerali a Ottaviano

Ha vissuto per un lungo periodo – assistita e protetta dal maggiordomo Francesco Violento – nel Castello Mediceo a Ottaviano un edificio del XVI secolo con 50 camere e un grande parco. In questa residenza, Rosetta teneva la contabilità delle estorsioni realizzate dai capozona e provvedeva ad assistere, legalmente ed economicamente, le famiglie dei carcerati. Inoltre, teneva un minuzioso elenco degli affiliati conservato in una nicchia scavata in una parete del castello e coperta da un quadro. Secondo il piano di Raffaele Cutolo una volta liberi, gli affiliati inviavano a Rosetta un fiore, ossia un’offerta in denaro. La donna provvedeva a riutilizzare tali risorse per creare un vincolo di fedeltà tra gli affiliati.

LA LATITANZA

Imputata in diversi processi, il 12 settembre 1981 scampò all’arresto quando la polizia fece irruzione nel castello mediceo  al termine di un vertice della camorra. Con Rosetta Cutolo, infatti, c’era tutto lo stato maggiore della NCO (Nuova Camorra Organizzata) ed un esponente della Democrazia Cristiana di Ottaviano. La polizia sequestrò una grande quantità di documenti e le mappe che dividevano l’area napoletana nelle zone di influenza controllate dal clan.  Da quel momento, Rosetta cominciò una lunga latitanza con l’aiuto di don Giuseppe Romano, sacerdote confessore della famiglia e di altri membri della NCO. Più volte è sfuggita alla cattura, come nel 1990 quando scappò da un convento poco prima di un blitz dei carabinieri. L’8 febbraio 1993 dopo alcune trattative che impegnarono anche i servizi segreti, si costituì per scontare 9 anni e 7 mesi per associazione mafiosa. In realtà, dopo sei anni è tornata ad Ottaviano, dove ha visuto fino al giorno della sua morte, questa mattina (14 ottobre 2023)

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