Discariche, cimiteri di auto e strutture abbandonate tra i sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio: la denuncia di Ines Barone e Francesco Emilio Borrelli
Discariche, cimiteri di auto e strutture abbandonate tra i sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio. Borrelli e Barone (Europa Verde): “Chiesti urgenti interventi. Serve un piano per la tutela del Vesuvio: pattugliamenti, videosorveglianza e pene severe per gli inquinatori.”
Ennesima discarica a cielo aperto segnalata nel Parco Nazionale del Vesuvio. Questa volta è stata individuata un’area utilizzata come deposito di rifiuti in località Sant’Angelo a metà strada tra i comuni di Pollena Trocchia e Sant’Anastasia.
Come segnala un cittadino che si è rivolto al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, tra i sentieri di questa zona, oltre ai rifiuti abbandonati, ci sarebbero diversi rottami e auto abbandonate ed una struttura lasciata al degrado e all’incuria.
“Il Parco Nazionale del Vesuvio è un sito di grandissimo interesse geologico, biologico, ambientale e storico e va quindi tutelato e salvaguardato ed invece si resta a guardare mentre viene trasformato in una grande discarica e si lascia che venga abbandonato al degrado. Non è certo la prima volta che denunciamo tale situazione che si ripete in diversi punti. .” –ha dichiarato Borrelli assieme ad Ines Barone, coordinatrice di Europea Verde a Sant’Anastasia- “ Abbiamo richiesto interventi urgenti per ripulire e bonificare l’area ma è fondamentale attivare un piano che preveda la videosorveglianza delle aree del Vesuvio maggiormente a rischio sversamenti e dei pattugliamenti continui. Per gli inquinatori serve la tolleranza zero, solo con la certezza della pena per chi sversa illecitamente rifiuti provocando ingenti danni all’ambiente si può contrastare in modo efficace questo barbaro fenomeno.”
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