Discariche abusive a San Vito: L’associazione “Giovani per il territorio” chiede maggiori controlli
L’associazione “Giovani per il Territorio” con sede legale in via San Vito 1/C ha voluto con una missiva indirizzata alle autorità comunali denunciare il degrado in cui versano alcune strade cittadine della cosiddetta Ercolano “alta”, quella zona del territorio comunale che da via Benedetto Cozzolino si estende fin sopra la vetta del Vesuvio.
Molte delle strade di questa parte della città versano in uno stato di perenne abbandono e degrado. In particolar modo, dopo alcune segnalazioni di cittadini, i membri dell’associazione hanno deciso di denunciare l’incresciosa situazione in cui versano via Luigi Palmieri e via Viulo. Agli incroci con via Trentola II e via Vesuvio sono, infatti, nate delle discariche a cielo aperto dove ignoti nel cuore della notte sversano rifiuti solidi provocando seri pericoli per la salute dei cittadini e riducendo la viabilità di quelle strade, visto che i rifiuti invadono la carreggiata.
“Noi chiediamo l’immediata pulizia e disinfestazione delle aree interessate dallo sversamento illegale dei rifiuti – questa la richiesta del Presidente Domenico Sannino – e, per contrastare definitivamente questo fenomeno che va avanti da anni vediamo come unica soluzione possibile l’installazione di telecamere affinché possano contribuire a far cessare gli sversamenti illegali e ad indentificare chi ignaro della misure adottate continuerà a trattare le nostre terre come una discarica a cielo aperto. Noi Giovani del Territorio, supportati dai cittadini che hanno denunciato questa situazione di degrado, chiediamo un intervento tempestivo, perché anche questi cittadini, lontani dal centro della città pagano le tasse, e non vedo il motivo per cui debbano vivere tra degrado e spazzature come se fossero figli di un Dio minore. Ercolano non comincia sulla costa per poi finire sulla Benedetto Cozzolino, alle pendici del Vesuvio c’è una comunità che chiede uguaglianza e che non vuole sentirsi cittadina di serie B. A tal proposito, per un’azione più incisiva abbiamo provveduto anche a denunciare il fenomeno al comando di Pubblica Sicurezza di Portici-Ercolano”.
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