Disabili discriminati: il Tribunale di Nola condanna il Comune di Cercola a risarcire i danni, l’affondo di Savio Carotta: “L’assessore deve dimettersi”
Cercola – Un’altra tegola sull’aministrazione retta da Biagio Rossi. Dopo il vorticce creato dall’inchiesta giornalistica di TuttoVesuvio, arriva un’ordinanza del Tribunale di Nola che condanna il Comune. “L’ordinanza del Tribunale Civile di Nola del 24.03.205 è una sentenza eloquente: certifica che il Comune ha discriminato i ragazzi diversamente abili, negando loro un diritto costituzionalmente garantito come l’assistenza scolastica. Siamo davanti a una ferita gravissima inferta ai più fragili da un’amministrazione che, tra proclami e propaganda, ha abbandonato le famiglie e tradito ogni principio di legalità e giustizia sociale”. Lo dichiara il consigliere comunale Savio Carotta (a fianco nella foto) dopo la pubblicazione dell’ordinanza che accoglie il ricorso di una famiglia e impone al Comune di attivare immediatamente i servizi di assistenza per gli alunni con disabilità.
“Il giudice ha rigettato le giustificazioni avanzate dall’amministrazione – continua – smascherando il tentativo del Comune di nascondere una precisa responsabilità politica dietro presunti limiti di bilancio. La verità è che si è scelto consapevolmente di non garantire l’assistenza, violando diritti fondamentali e generando una disparità intollerabile”.
Nel mirino anche l’assessore alle politiche sociali: “Non solo l’assistenza non è stata fornita, ma in Consiglio Comunale si è mentito. L’assessore ha rassicurato l’aula, omettendo la verità sulla condizione delle famiglie e sul rischio legale in corso. Un comportamento istituzionalmente gravissimo, che impone delle conseguenze politiche immediate. L’assessore deve dimettersi: chi ha mancato il proprio dovere verso i più fragili non può restare al suo posto”. La nota si conclude con un appello alla mobilitazione civica e istituzionale: “Non si può più tacere. L’opposizione porterà questa vergogna in Consiglio, pretendendo verità, responsabilità e un cambio di passo netto. La politica deve tornare a servire le persone, non a ignorarle. E la legalità non si invoca solo in campagna elettorale: si pratica ogni giorno, soprattutto quando si ha il dovere di proteggere chi non ha voce”.
condanna
il Comune di Cercola, in persona del Sindaco pro tempore, ai sensi dell’art. 614 bis c.p.c., al pagamento di euro 50,00 per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione, a partire dal quindicesimo giorno successivo alla comunicazione del presente provvedimento e alla liquidazione di tutte le spese legali.
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