Da Orta di Atella a Caivano: la “Marcia per la Vita” nella Terra dei Fuochi

terra dei fuochi

Più di cinquantamila anime in marcia da Orta di Atella a Caivano. Strade che prendono letteralmente vita. Una fiumana che lava fuochi e veleni. Si tratta della manifestazione, promossa dalla diocesi di Aversa, dei cittadini di quelle terre martoriate e avvelenate dagli sversamenti illeciti di rifiuti, dai roghi tossici, terre contaminate e distrutte da un’attività camorristica che va avanti da circa vent’anni e che per vent’anni nessuno ha saputo fermare ma tutti hanno saputo consapevolmente ignorare, partendo dalle istituzioni locali e nazionali. “La camorra uccide, il silenzio pure” recita lo slogan sulle magliette dei tanti giovani presenti alla “Marcia per la Vita”.  C’erano proprio tutti, rappresentanze cittadine e comitati da Orta di Atella, Caivano, Afragola, Cardito, Casal di Principe, Acerra e molti altri, la risposta migliore alle parole, via facebook, di padre Maurizio Patriciello che esortava la gente a recarsi sul posto numerosa per combattere e gridare silenziosamente e civilmente contro quegli assassini: “Nulla sia anteposto a questo impegno. Alle ore 17.00, partiremo da Orta di Atella e ci porteremo a Caivano. Tutti insieme. Portate i bambini. I loro palloncini bianchi ci ricordano che vogliano vivere felici. È un loro diritto. Un nostro dovere.”. Lungo il percorso (dal centro commerciale “Le Fabulae” di Orta alla chiesa della Madonna di Campiglione di Caivano) mura, cancelli e portoni erano tappezzati di striscioni che inneggiavano alla vita e manifestavano dissenso verso la classe politica inerme, responsabile dello scempio tanto quanto la criminalità camorristica. Ad oggi, la “Marcia per la Vita”, è la più grande mobilitazione cittadina sull’argomento, apolitica, un segnale importantissimo che non può e non deve passare inosservato, un fenomeno sociale che dichiara a gran voce: “Basta con l’omertà, il popolo reagisce”.

Marco Terracciano

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