Da domani mi alzo tardi, il film sulla vita di Massimo Troisi, con un inedito di Pino Daniele
Lunedì 13 febbraio, alle 19, presso l’auditorium del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sarà proiettato, in anteprima nazionale, il film “Da domani mi alzo tardi” di Stefano Veneruso, (regista, produttore e sceneggiatore), ispirato dalla vita dello zio, Massimo Troisi.
Liberamente tratto dall’omonimo romanzo in cui Anna Pavignano ricorda la storia d’amore con Massimo Troisi, il film, che vede protagonisti gli attori John Lynch (nel ruolo di Massimo) e Gabriella Pession (nel ruolo di Anna), immagina Troisi in un’età matura che, purtroppo, la sorte non gli ha concesso di vivere. Nel segno di un eterno sodalizio artistico che travalica i confini umani, il lungometraggio è impreziosito da una canzone inedita cantata da Pino Daniele, legato a Massimo da una profonda amicizia. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il MANN e con la Film Commission Regione Campania.
Per l’occasione, dopo il successo della mostra “Il Postino dietro le quinte. I volti di Massimo Troisi”, ideata proprio dal nipote dell’attore napoletano e finanziata dalla Regione Campania nell’ambito di Procida Capitale della Cultura 2022, alcune opere esposte sull’isola verranno trasferite al MANN, dove resteranno in esposizione fino al 13 aprile.
Il film vuole essere un tributo a uno dei più grandi ed amati artisti italiani nell’anniversario della nascita dell’attore, per celebrare i 70 anni di Troisi, che ricorrono il 19 febbraio.
Prodotto da 30MILES FILM e Barbara Di Mattia, in co-produzione con RAI Cinema Spa e AN.TRA.CINE S.r.l., società di produzione del gruppo Angeloni, con il contributo della Regione Campania, della Film Commission Regione Campania e del MIC, il film uscirà nelle sale cinematografiche martedì 14 febbraio e dallo stesso giorno, nelle librerie, sarà in vendita “Il mio verbo preferito è evitare”, un percorso nella vita artistica e personale di Massimo Troisi, un omaggio per parole e immagini – molte delle quali inedite e provenienti dall’archivio privato della famiglia – scritto dal nipote Stefano ed edito da Rizzoli (gruppo Mondadori).
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