Concorso EAV, il Comitato vincitori e idonei scrive al presidente De Gregorio: “Vogliamo risposte sulle assunzioni”
Il Comitato vincitori e idonei del concorso EAV – 320 diplomati e 30 laureati, chiede ancora risposte all’ente sulle assunzioni ancora non effettuate. “Egregio Sig. Presidente Umberto De Gregorio, alla luce degli ultimi suoi interventi in risposta ad alcune timide richieste dei rappresentanti dei vincitori e degli idonei del concorso relativo ai 350 posti messi a bando, noi idonei e vincitori non siamo affatto soddisfatti né tantomeno speranzosi che in un prossimo futuro Lei abbia reale intenzione di fare altre assunzioni, o addirittura esaurire tutta la graduatoria – si legge nel documento a firma “Comitato vincitori ed idonei concorso EAV – Il nostro rammarico e la nostra disperazione, a più di un anno e mezzo dalla fine di un concorso da noi tutti superato, dopo innumerevoli sforzi, ci costringe assieme alle nostre famiglie a vivere un periodo demoralizzante, fatto di sacrifici e di privazioni. Nonostante comprendiamo che il momento è difficile, chiediamo a gran voce un programma di assunzioni e maggiori delucidazioni sulle prossime intenzioni verso la nostra causa. Siamo da mesi in attesa, e a osservare gli altri che lavorano senza aver fatto, nelle prove svolte, molto più di noi per meritare un miglior trattamento. Oltretutto, nel verbale di riunione del 23.3.2021 avvenuto a mezzo videoconferenza tra Dirigenza EAV e tutte le sigle sindacali, si certifica in maniera incontrovertibile la reale carenza di personale dell’azienda.
Il presidente Umberto De Gregorio, nell’intervista a radio CRC del 12/04/2021, sostiene che EAV abbia assunto 500 persone (compresi altri concorsi) salvandole dalla depressione, mentre gli altri 300 vincitori e idonei che aspettano da anni e non riescono nemmeno ad avere delle risposte ci domandiamo cosa dovrebbero fare?Presidente, che fine hanno fatto le promesse sue e del Governatore De Luca sul completamento delle assunzioni per i profili B, D, E (non ancora espletati), e lo scorrimento delle liste fino a 700 assunzioni?
Sig. Presidente, non le sembra che l’aver istituito la clausola dei 20 punti relativi alle “doti incentivanti” abbia creato sia a noi che a voi un motivo di contrasto visto che ci sono 300 persone “arrabbiate” – e usiamo un eufemismo – che da quasi due anni non accettano un mezzo lavoro nella speranza di una chiamata? Avremmo di gran lunga preferito non affrontare il tema dei famosi 20 punti, ma crediamo che i tempi siano maturi per ammettere che sia stata una regola assurda, che a molti dei richiedenti sta provocando danni enormi (per poterli avere o per non perderli), danni verso i quali si spera voglia considerarsi almeno corresponsabile. Presidente faccia uno sforzo, ci renda partecipi di un sogno e cancelli i nostri incubi. Vogliamo pensare che lei sia un uomo dedito alla politica del fare e non alla politica politicante.”
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