Concerto per l’acqua a Villa Bruno a San Giorgio a Cremano: il 7 Gennaio Mario Conte e tanti ospiti per l’evento benefico di musica e solidarietà per la raccolta fondi dei pozzi in Uganda
San Giorgio a Cremano – Musica e solidarietà si incontrano sul palco di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano per realizzare un pozzo in Uganda. La Terza edizione del “Concerto per l’acqua” che si terrà il giorno 7 Gennaio alle ore 20 avrà come obiettivo della iniziativa organizzata dal cantante di Real Time Mario Conte e dal dottore Sergio Landolfi, quello di raccogliere fondi a favore della onlus “I Care” pro Mulagi per il progetto Antonio Marino e delle famiglie indigenti del territorio.
In nome della beneficenza, sul palco si esibiranno oltre a Mario Conte e la sua Band con un tributo a Napoli e Ranieri, il cabarettista con apparizioni in Rai e Mediaset Massimiliano Cimino, Renatorino Zero, Gianfranco Portogallo e tanti altri ospiti a testimoniare ulteriormente la bontà del progetto.
«L’arte più nobile – dice Mario Conte – è quella di rendere felici gli altri. Mi esibirò con dei musicisti professionisti che hanno sposato in pieno la causa benefica e sono convinto daranno sicuramente spessore all’iniziativa. Porteremo in scena uno spettacolo che darà la giusta importanza sia all’iniziativa benefica ma anche rispettando i tempi artistici che l’evento richiede colorando Villa Bruno di tanta musica e gioia”
Artefice principale di questo evento è il dottore Sergio Landolfi, da sempre impegnato nella organizzazione di iniziative sociali e culturali sul territorio.
«Questa iniziativa – racconta Landolfi – è nata un po’ come una scommessa. Conobbi la mamma di Antonio in occasione di un altro evento che organizzai qui a San Giorgio a Cremano. La signora mi colpì perché, nonostante il suo sorriso e la sua disponibilità, lasciava trapelare dal suo sguardo una grande sofferenza ed era vestita sempre di nero. Mi raccontò la sua storia e la volontà di Antonio. Le dissi che avremmo portato l’acqua in Africa così come suo figlio aveva nel cuore, in cambio, però, avrebbe dovuto dare un po’ di luce al suo abbigliamento ed essere più visibile agli occhi della figlia. Dopo poco, riuscimmo a ottenere fondi per la costruzione di un pozzo e feci recapitare a Nunzia un foulard colorato per farle capire che avevo “vinto” la scommessa».
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