Coi fondi Cis Vesuvio Pompei Napoli a Portici sarà coperta la stazione della Circumvesuviana
Portici – La Città del Granatello ha sempre avuto un grande appeal con i mezzi di trasporto, sin dai tempi della Bayard la prima locomotiva della storia delle ferrovie italiane. Di poche ore un altro primato: è stato siglato al Comune di Portici un protocollo di intesa tra l’amministrazione comunale e l’ EAV per la realizzazione della copertura della trincea della circumvesuviana della stazione di Portici.
Il Comune di Portici, – spiega una nota – nell’ambito del CIS Vesuvio Pompei Napoli siglato nel giugno del 2022 ha ottenuto il finanziamento, a valere su Fondo Sviluppo e Coesione 2014 – 2020, per realizzare la copertura della trincea della linea EAV che attraversa il suo territorio e contestualmente procedere alla riqualificazione di quella parte del territorio interessato con interventi relativi a parcheggi e arredo urbano di superficie. L’intervento – si legge ancora nel comunicato – consiste nella realizzazione di un trincerone ferroviario con copertura del tracciato della Circumvesuviana realizzando così aree di parcheggio e spazi a verde.
Il CIS finanzia con una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro il primo lotto di questo intervento. Sarà cura del Comune di Portici procedere al recupero delle eventuali risorse aggiuntive per il completamento dell’intervento. Il Comune di Portici ha chiesto ad EAV di assumere la funzione di stazione appaltante dell’intervento e di svolgere tutte le attività successive all’aggiudicazione dell’appalto e connesse alla concreta realizzazione dei lavori e al suo completamento.
Questa richiesta per EAV è coerente con la sua responsabilità di gestore dell’infrastruttura ferroviaria in questione e connessa ad evitare eventuali interferenze alla regolarità e sicurezza dell’esercizio ferroviario. L’intervento, per il quale occorrerà immediatamente procedere alla progettazione dello stesso, – conclude il comunicato – è per EAV funzionale e coerente con l’insieme degli interventi in corso che la società ha avviato, perché consente di ricucire pezzi di territorio, oggi interrotti dalla linea ferroviaria, e dare a queste aree nuove funzioni urbane.
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