“Buon compleanno Massimo”: il 19 febbraio la Squadra ItalianAttori in campo per la Partita del Cuore. Calcio d’inizio affidato al piccolo Arturo. Le scuole unite per dire NO AL BULLISMO
San Giorgio a Cremano – La passione per il calcio è stato uno dei pilastri della sua breve vita, tanto da far parte della Nazionale Calcio degli Artisti fin dal 1978. Massimo Troisi giocava nei campetti di periferia insieme ad altri attori, poi divenuti grandi, per raccogliere fondi da devolvere ad iniziative benefiche e diffondere messaggi di positività ispirati a temi sociali. Esattamente con questo spirito lunedì 19 febbraio, nell’anniversario della sua nascita, la Città di San Giorgio a Cremano celebrerà il grande Troisi con la Partita del Cuore. Alle ore 10.30, presso lo stadio Raffaele Paudice in via Sandriana, arriverà la squadra Italiana Attori che sfiderà la squadra composta da amministratori locali, capitanati dal sindaco Giorgio Zinno, vecchie glorie e docenti delle scuole del territorio. In campo tra agli altri: Enzo De Caro, Sebastiano Somma, Daniele Pecci, Stefano Veneruso, Fabrizio Nevola, Gilles Rocca, Leandro Amato, Paolo Romano e tanti altri. La voce del match sarà di Daniele Decibel Bellini, speaker ufficiale della SSC Calcio Napoli. Il calcio d’inizio invece sarà affidato al piccolo Arturo, il ragazzino aggredito da una baby gang a Napoli e divenuto il simbolo della lotta al bullismo. Sugli spalti vi saranno centinaia di studenti delle scuole cittadine, uniti in nome dello sport, per dire NO AL BULLISMO e ad ogni forma di criminalità. La partita del Cuore infatti, oltre a ricordare Massimo Troisi, sarà l’occasione per diffondere un messaggio di solidarietà e partecipazione contro questo fenomeno che vede protagonisti i bambini e gli adolescenti. Sulle maglie, offerte da Givova, accanto a “Buon Compleanno Massimo” , campeggerà anche la scritta “Un calcio al Bullismo” e prima del match delegazioni di ogni scuola scenderanno in campo con coreografie incentrate sul tema, per poi unirsi in un unico grande cerchio formato da nastri blu, simbolo della lotta al bullismo. “Ci vuole un grande cuore per essere campioni – dichiara il sindaco Giorgio Zinno – e Massimo lo era. Quest’anno, nell’anniversario del suo 65esimo compleanno, abbiamo deciso di ricordarlo mettendo insieme quello che lui amava: Il calcio, il cinema, i giovani e la beneficenza. Non saranno solo 90 minuti di festa, ma un’intera giornata in cui i valori dello sport e della solidarietà si sposeranno con il ricordo di colui che, nella seppur breve esistenza, ha fatto di questi principi i pilastri della sua vita ed è riuscito a trasmetterli al mondo intero attraverso il suo talento e la sua arte. Grazie agli artisti che hanno accettato l’invito a prendere parte alle celebrazioni in onore di Massimo, alla prof.ssa Maria Luisa Iavarone che sarà presente con il figlio Arturo, ai dirigenti scolastici che hanno colto questa opportunità per continuare a diffondere messaggi di pace e a tutti coloro che stanno contribuendo alla realizzazione dell’evento. Massimo ha lasciato un grande vuoto – conclude il primo cittadino – e forse non riusciremo mai a colmarlo ma almeno proviamo a ricordarlo nella maniera migliore che conosciamo: attraverso la condivisione trasversale del suo genio e dei suoi valori , affinchè Massimo sia patrimonio di tutti, non solo di chi lo ha conosciuto ma anche delle generazioni presenti e future”.
“Con lo sport possiamo veicolare messaggi positivi – conclude l’assessore alle Politiche Sociali, Manuela Chianese – per questo abbiamo deciso che l’evento per il compleanno di Massimo avesse un leit motiv sociale che è il contrasto al bullismo. La presenza delle scuole conferma, da parte dell’amministrazione Zinno, la promozione di un clima culturale costruttivo per mettere la parola fine ai soprusi.
“E’ un’occasione bellissima – aggiunge Stefano Veneruso, regista e nipote di Massimo Troisi – e sono doppiamente contento, anche perchè il campo in cui si giocherà è intitolato a Raffaele Paudice, mio carissimo prozio ed ex calciatore professionista, il quale giocava nella stessa squadra di calcio, insieme a mio nonno Alfredo Troisi, papà di Massimo”.
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