Biblioteca Comunale e abbandono del quartiere Caravita a Cercola, il prossimo 10 maggio un’assemblea pubblica organizzata da Città Futura. Hanno invitato anche il sindaco Rossi

Cercola – La chiusura della biblioteca comunale di Caravita titolata al giornalista ammazzato dalla camorra Giancarlo Siani, ma ancora di più l’intera riqualificazione dell’area periferica della città, sono l’argomento principale dell’assemblea pubblica organizzata il prossimo 10 maggio alle 11:00 proprio a Caravita, fuori i locali della biblioteca, da Città Futura, movimento politico cercolese che proprio prima del commissariamento dell’Ente nell’ultimo anno del secondo mandato del sindaco Fiengo, fece approvare in Consiglio un regolamento per la gestione dei beni comuni cittadini, a cui la biblioteca Siani a pieno titolo appartiene. Dopo il commissariamento dell’Ente il primo atto approvato dall’allora commissario fu proprio il regolamento per i beni comuni che di fatto divenne esecutivo, ma mai applicato alla realtà. “A onor del vero, la biblioteca Siani – dice Marco Picardi, consigliere comunale di Città Futura all’opposizione – resta chiusa dal 2019, poco prima della pandemia. I problemi erano diversi, soprattutto legati all’esiguo personale comunale che avrebbe dovuto gestirla. Sulla scia dei patti collaborativi coi cittadini e la rete delle associazioni, abbiamo elaborato e poi sottoposto alla città e alle associazioni locali un regolamento per la gestione dei beni comuni che puntasse sulla partecipazione attiva dei cittadini, le istituzioni e a tutta la società civile”.

Un regolamento che in sostanza bypassava il problema della carenza di personale, calendarizzando l’intervento dei cittadini che di fatto avrebbero “gestito” la biblioteca, evitando magari l’affido ad una sola società, associazione o ente di terzo settore che l’avrebbe gestita in “proprio”. Poi cos’è successo? Dopo il commissariamento del comune per lo scioglimento del consiglio comunale, si è andati al voto e la città ha eletto la maggioranza “a colori” (ci sono Fratelli d’Italia, Forza Italia, qualche ex pezzo del Pd, i 5 Stelle e i Cugini del movimento Free di Giosy della Ragione) del sindaco Biagio Rossi. Ma la biblioteca resta chiusa, nonostante quella delibera sui beni comuni fosse stata approvata da Commissario, non è stata né revocata né approvata. “Nell’ultima fase del Governo Fiengo – continua Picardi – approvammo dei lavori per la messa in sicurezza della biblioteca e ripristinammo impianto elettrico e quello per l’ascensore. Eravamo pronti ad aprire un bene pubblico, titolato ad un giovane ammazzato dalla camorra solo perché raccontava i territori su un giornale, in una zona della città oggi totalmente abbandonata a se stessa. L’assemblea pubblica del 10 maggio, infatti pone l’attenzione sulla biblioteca e assieme sull’intero quartiere. Abbiamo cercato di interloquire col sindaco Rossi e con l’assessore alla cultura, ma dopo tante chiacchiere i fatti sono questi. Non ci hanno mai convocati per informarci sugli sviluppi della questione biblioteca, nonostante il sindaco in più occasioni ha sbandierato la situazione di “agiatezza” dei bilanci dell’Ente.

Perché non investire in cultura, sui giovani e nel quartiere Caravita allora? Di queste cose parleremo all’assemblea pubblica a cui ci farebbe piacere partecipasse anche il sindaco. Senza polemica alcuna, qui il tema è ridare al territorio un bene pubblico per troppi anni chiuso e a un quartiere una leva per rigenerarsi”. Nei giorni scorsi Città Futura ha riempito la città di cassette rosse con libri dentro: bookcrossing in sostanza per donare libri a chi magari non ce l’ha o solo per mettere in circolo cultura. Una di queste cassette coi libri dentro posta fuori l’Asl di Caravita è stata data alle fiamme. Picardi, siete stati contattati dal sindaco per questa vicenda? “No”.

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