BALLOTTAGGIO A SANT’ANASTASIA E POMIGLIANO D’ARCO – Tra veleni, accuse e “scheletri” veri o presunti fatti uscire dagli armadi, da martedì le città avranno un nuovo sindaco. E qualche vecchio problema
Ballottaggio, letteralmente una nuova votazione dove a sfidarsi non sono più le liste bensì i due candidati che al momento della prima votazione non hanno raggiunto la percentuale di consensi per avere la maggioranza e che si affrontano in un turno unico, come un vero e proprio incontro di pugilato. A Sant’Anastasia da stamattina si sfidano per la poltrona di sindaco, due esponenti politici navigati in città che il sindaco l’hanno già fatto: Carmine Esposito e Carmine Pone. Intorno un clima fatto di odio, di accuse e di denunce per compravendita di voti e altri atti che col rilancio delle città e la politica poco dovrebbero avere a che fara. In mezzo, la questione morale di una Sant’Anastasia che vien fuori (non ne è ancora uscita) dalla concorsopoli e dalle indagini della magistratura che hanno portato dietro le sbarre, oggi ai domiciliari, l’ex sindaco Lello Abete e commissariato Palazzo Siano, la sede del municipio cittadino. I due candidati, si sfidano con programmi diversi. Esposito punta al rilancio delle aree periferiche, della governance cittadina, del piano regolatore e della sicurezza in città. Pone, punta tutto (o quasi) sul piano etico e sul rilancio della classe dirigente. Fatti fuori gli altri due candidati, Rosalba Punzo (ex presidente del Consiglio Comunale) e il medico ed ex sindaco per due mandati Vincenzo Iervolino, i contendenti alla carica di sindaco a suon di dirette Facebook se le sono date di santa ragione. Chi si aspettava un Esposito agguerrito, ha trovato un politico di esperienza pacato che punto su punto ha spiegato i motivi del suo ritorno in politica annunciando anche sia l’ultimo perché “è dai giovani che deve venir fuori il rilancio anastasiano”. Chi invece si aspettava un Pone calmo, l’ha trovato arrabbiato e a gamba tesa al punto di usare appellativi per il suo rivale che ha chiamato “Mago Otelma”. Oggi e domani si vota. Da martedì Sant’Anastasia avrà un nuovo sindaco che prenderà il posto del commissario prefettizio nominato dopo lo scioglimento del consiglio comunale.
Ballottaggio anche a Pomigliano d’Arco, la città famosa nel mondo per gli stabilimenti dell’Alfa Romeo e del comparto aereospaziale, ancor prima di esserlo per aver dato i natali e anche esser stata la prima palestra politica (senza mai grossi risultati per la verità) dell’attuale ministro degli esteri e leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. A contendersi la poltrona di sindaco, Elvira Romano, vice sindaco uscente di Lello Russo (a capo della città per due mandati, dopo esserlo stato già in passato) e Gianluca Del Mastro, attuale presidente dell’Ente Ville Vesuviane in quota Movimento 5 Stelle ed espressione del laboratorio politico grillini-democrat che un po’ regge le sorti della nostra bella (una volta, forse di più, Italia). In mezzo ai due, avvocata penalista la prima, docente universitario il secondo, un clima teso che non ha risparmiato nulla: dalle accuse personali agli scheletri nell’armadio, dalle offese alle risse a mezzo social. E menomale che la contingenza post lockdown non abbia concesso i vecchi comizi e gli assembramenti. Anche a Pomgliano d’Arco martedì prossimo ci sarà un nuovo sindaco. Nel mentre in città aumentano episodi di violenza, spesso dettati dalla movida selvaggia e il problema ormai annoso delle polveri sottili.
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