ADDIO RITA – E’ morta la ventenne che lottava assieme alla mamma per i diritti di tutti. I funerali muoveranno stamattina a Volla

Volla – L’ultima battaglia, si fa per dire, l’ha fatta quando assieme ad altre ragazze e ragazzi speciali, ha manifestato fuori il Municipio di Pollena Trocchia, attualmente comune capofila dell’Ambito che gestisce i servizi sociali nei Comuni di Massa di Somma, Cercola, Pollena Trocchia appunto e Volla. Questa mattina si celebreranno i funerali di Rita Cefariello, una ragazza ventenne affetta atrofia muscolo spinale con grave deficit polmonare, morta ieri a seguito di una brutta polmonite. Rita, sua mamma Mariarca, altre mamme e papà tra Volla, Cercola e Pollena Trocchia da mesi si stanno battendo perché i fondi regolarmente erogati dalla Regione Campania, si sblocchino e attivino l’erogazione dei servizi assistenziali per i cittadini affetti da disabilità gravi. In sostanza, nel silenzio di tutti, decine di disabili sono senza assistenza da un anno.

“Mia figlia è morta a causa di una polmonite che ha contratto dopo aver partecipato alla manifestazione del 22 novembre scorso, per chiedere alla Regione Campania di sbloccare i fondi Fna, che, nonostante i mesi di attesa, ancora non sono stati erogati alle famiglie”. Con queste parole, Mariarca ha annunciato la morte di sua figlia Rita Cefariello, avvenuta ieri mattina alle 10.30, nonostante i tentativi di rianimazione e i massaggi cardiaci. La madre, che il 27 gennaio aveva rivolto un appello alla premier Giorgia Meloni e al governatore Vincenzo De Luca, è distrutta. Mariarca, la mamma di Rita non si è fermata un attimo, non ha mai indietreggiato né con la malattia di una figlia bellissima e sempre sorridente, né contro quelle istituzioni che non dovrebbero stare mai dall’altra parte della barricata. Mai quando si tratta di garantire servizi di assistenza ai diversamente abili, che in campagna elettorale tutti si riempiono la bocca a chiamare “speciali”. Ma speciali in cosa se poi sono abbandonati a se stessi e se fortunati all’amore delle proprie famiglie che si riducono sul lastrico per garantirgli le cure, perché spesso pensione e accompagnamento non bastano nemmeno per i medicinali.

Gli ultimi giorni di vita di Rita sono stati segnati da un rapido aggravamento delle sue condizioni. Nonostante le cure intensive, tra siringhe, aerosol e antibiotici, la giovane di 21 anni, affetta da atrofia muscolare spinale con grave deficit polmonare, non riusciva nemmeno a mangiare. Sebbene la causa formale del decesso sia stato un arresto cardiaco, i familiari e gli amici sottolineano come il peggioramento della sua salute fosse legato alla polmonite che l’aveva colpita.

Rita è morta. I funerali muoveranno stamattina da casa sua a Volla alle 11:00 e le famiglie dell’Ambito N24 non ricevono alcun sostegno economico per i loro figli disabili da ormai quasi un anno. “Siamo abbandonati a noi stessi” ha più volte detto Mariarca, la mamma di Rita.

Rita Cefariello faceva parte dell’associazione Supereroi di Volla: bambini e non affetti da diverse patologie e i loro genitori, tutti assieme come veri e propri supereroi. Rita curava le pagine social dell’associazione.

Oggi non è Rita a scrivere ma la sua mamma, quella che faceva i pasticci nelle pagine  – ha scritto nella pagina ufficiale di Supereroi, presieduta da Enza Criscuolo, Mariarca la mamma di Rita –

Ricordate la mia bambina per la grande guerriera che era, portate avanti le sue battaglie e non permettete più a questi PARASSITI di toccare la dignità dei nostri figli. Scendete in piazza a gridare che nessun scontrino vale quanto la loro vita. Oggi ho perso tutto ciò che avevo, la mia ricchezza, la mia vita, il mio domani, ma non ho perso la mia dignità e quella di mia figlia. Sono stata la mamma più fortunata del mondo, ho avuto accanto a me la più grande principessa, ma purtroppo stavolta non ha perso lo stato, ho perso solo io”.

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