AD ATRI NASCE E SI DEGUSTA L’OLIO PERSIANI, ANCHE ORONERO AI FRANTOI DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA
NAPOLI – Ad Atri, paese in provincia di Teramo, c’è un’azienda di famiglia che produce un olio di qualità secondo i principi dell’agricoltura biologica, oggi riconosciuto come esempio dell’eccellenza italiana. A raggiungere il traguardo Helvia Tini e suo marito Mattia Persiani, insegnante lei, avvocato ed emerito di diritto del lavoro della Sapienza di Roma lui, che il 30 novembre hanno promosso nella propria azienda la degustazione dell’olio Evo molitura 2019 che ha visto la partecipazione di Carmine Maione, presidente dell’associazione culturale ORONERO – Dalle Scritture del fuoco, del maestro Beppe Vessicchio compositore e direttore d’orchestra, di Michele Scognamiglio dottore presso l’Università della Campania e specialista in Scienza dell’Alimentazione, Biochimica e Patologia Chimica.
Il sogno dei coniugi Persiani nasce nel 1976 quando, dopo aver acquistato una vecchia e grande casa di campagna in località Fosso del Gallo – Contrada San Martino di Atri, in Abruzzo, ne hanno ristrutturato gli edifici da cui ricavano la loro casa padronale e quattro appartamenti per gli ospiti, fino a definire i contorni dell’azienda agricola che, secondo i progetti iniziali, avrebbe dovuto produrre olio per la salute di figli, nipoti e amici. Ma nel 1991 cominciano a immaginare di mettere su un’azienda capace di produrre un olio di qualità secondo i principi dell’agricoltura biologica, praticamente un extravergine che fosse una spremuta di olive, focalizzando così l’attenzione soprattutto sulla parte agricola. Oggi l’azienda agricola Persiani si estende su 21 ettari. Le olive raccolte dalle 4.250 piante delle principali varietà autoctone abruzzesi sono certificate in agricoltura biologica e beneficiano di lavorazione intensiva del terreno, concimazioni naturali, esclusione dell’impiego di fitofarmaci e potatura annuale equilibrata. E tutto il ciclo produttivo avviene all’interno della proprietà. Dopo la raccolta, nello stesso giorno, le olive sono portate al frantoio, dove si trova il moderno impianto ‘a ciclo continuo’ a due fasi per la molitura. Perfino lo stoccaggio è tecnologico e avviene in cisterne azotate, garantendo così l’equilibrio fra natura e tecnologia, tradizione e innovazione.
Il presidente di ORONERO Carmine Maione dice: ‘’E’ stata una importante occasione dove si é discusso di onestà nel produrre un olio di valore, di armonizzazione, dell’olio di qualità come un vero e proprio farmaco per la nostra salute, tutti ingredienti che dimostrano la perfezione che esiste in natura e l’importanza del lavoro sapiente dell’uomo per conservare e godere di una tale ricchezza’’.
Il maestro Beppe Vessicchio: ‘’Tutto ciò che è armonico fa bene alla natura, del resto anche un territorio in rapporto all’intervento dell’uomo e alle forze sue di origine corrisponde a un principio armonico. L’Abruzzo risponde molto bene a questa condizione perché ha colline belle, sane e poco inquinate per cui questo permette anche l’estrazione di un olio salutare. Penso che la musica ha potere quando ha queste caratteristiche armoniche ed è in grado di trasferire agli elementi biologici circostanti un’informazione utile’’.
Il dottor Michele Scognamiglio: ‘’Un tentativo che vorremmo fare, parlando col maestro Vessicchio, è verificare se l’effetto di un trattamento armonico può aumentare la longevità dell’olio extra vergine d’oliva e quindi le sue proprietà più attive, perchè l’evo ha un solo difetto, quello di essere un prodotto destinato a un depauperamento nel corso del tempo’’.
‘’I nostri oli’’ spiega Helvia Persiani ‘’sono tutti biologici: la Dop Pretuziano delle Colline Teramane, il blend San Martino e due oli monovarietali delle due principali cultivar, ossia Leccino e Dritta. Oggi l’olio Persiani è riconosciuto come un prodotto di qualità capace di rappresentare ‘il bello e il buono’ dell’eccellenza italiana nel mondo’’.
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