A Somma Vesuviana, dope le accuse di Allocca, il sindaco chiarisce la “questione mensa”
Il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno in un lungo post su Facebook chiarisce la questione della mensa scolastica: “Cerchiamo di fare chiarezza.
La novità relativa alla prenotazione quotidiana dei pasti non nasce per puro capriccio, ma per rispondere a due esigenze primarie: la prima risparmiare denaro pubblico e la seconda evitare che vengano cucinati pasti non necessari destinati ad essere poi buttati.
A seguito, infatti, di un accertamento e verifica sul trimestre ottobre/novembre/dicembre circa la fornitura dei pasti nella scuola dell’infanzia si è rilevato un aumento “sensibile” dei pasti forniti e la relativa spesa. E’ vigente il sistema telematico di acquisto dei pasti che ha, di default, la prenotazione del pasto degli alunni iscritti. Molte famiglie dimenticano di cancellare la prenotazione del pasto quando i propri figli non vanno a scuola e nella scuola dell’infanzia succede spesso. Ne è derivato un aumento dei pasti forniti con conseguente sperpero della spesa per pasti che nessuno poi consuma, stessa cosa per il cibo che finisce poi nella spazzatura. Due cose che io e la mia Amministrazione troviamo inaccettabili. Ci sono stati segnalati possibili disagi e allora, con la dirigente del settore, e in accordo con i direttori scolastici si sta cercando di trovare alla migliore soluzione per semplificare i procedimenti e garantire al contempo la correttezza dell’azione amministrativa. Cercando una soluzione in questa direzione, l’eliminazione della prenotazione di default rappresentava una prima opzione, ma stiamo lavorando per trovare un percorso condiviso che garantisca tutti: Comune, scuola, genitori e bambini”.
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