A Sant’Anastasia i fondi RFI restano destinati alla riqualificazione delle periferie: l’amministrazione Abete risponde alle accuse

Il sindaco Abete

Sant’Anastasia – “Nessuna retromarcia è stata fatta. Con la delibera di Giunta approvata lo scorso marzo si è solo dato seguito a quanto già adottato nei precedenti atti ed a quanto ampiamente spiegato in consiglio comunale: i 90 mila euro occorrenti per la riqualificazione di via Marconi erano stati solo provvisoriamente prelevati dai fondi RFI, che restano destinati in primis alla riqualificazione del quartiere Starza. L’assessore Squillante, infatti, aveva ben illustrato nel corso del consiglio comunale che tale imputazione di spesa sarebbe stata reintegrata con l’accensione di un mutuo a carico del Comune e che lo spostamento di tale somma dai fondi RFI era stata semplicemente dovuta alla possibile immediata cantierizzazione dei lavori di via Marconi. Va, ancora, precisato che in ogni caso la fattibilità dell’utilizzo dei fondi RFI per lavori ultronei e diversi da quelli destinati al quartiere Starza era già prevista nella convenzione approvata con RFI. La detta Società ha, infatti, ed all’esito di incontri e colloqui intervenuti, chiarito che nessuna millantata illegittimità nell’utilizzo dei soldi da parte dell’Amministrazione è stata posta in essere. La modifica della citata convenzione si rende necessaria solo per ciò che riguarda le specifiche opere a realizzarsi in quel quartiere e soprattutto il termine entro il quale far iniziare il 50% dei lavori onde consentire di non perdere l’ultima tranche del ristoro dovuto da RFI al Comune di Sant’Anastasia.”Basta con accuse infondate prive di riscontro – si legge in un comunicato del sindaco Lello Abete -. Basta con le speculazioni politiche che male informano i cittadini. Basta con le menzogne. La Giunta Abete opera in piena coerenza e legittimità. I sedicenti paladini del quartiere Starza spiegassero invece ai cittadini in tre anni di amministrazione cosa hanno realizzato e quali progetti esecutivi hanno approvato. Diciamo la verità: nulla è stato fatto. Per questi motivi è auspicabile che questo clima di bugie e veleni abbia fine e che non ha saputo amministrare in passato si faccia da parte o dica la verità”. I riferimenti non sono assolutamente causali.

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