A SANT’ANASTASIA – AL GRIDO DI “VERGOGNA VERGOGNA” LA PROTESTA DI ANTONIO DI SIENO, MULTATO IERI PER OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO. “PAGHIAMO TUTTE LE TASSE E ABBIAMO FATTO RICHIESTA, NON CI E’ MAI PERVENUTA RISPOSTA”

Antonio Di Sieno

Sant’Anastasia – Di fronte al Santuario di Madonna dell’Arco l’imprenditore del food di qualità Antonio Di Sieno (quattro generazioni di macellai vesuviani) ha aperto il suo primo locale più di dieci anni fa. Non c’era la pandemia e il suo fu uno dei primissimi format che associavano il banco della carne a grosse braci che producevano in loco ottimi panini. Dieci anni, prima della pandemia e il format è rivoluzionato in tutto e per tutto. Di Sieno, in arte Trippiclla, insegnante alla scuola di cucina Dolce e Salato e partner di moltissime iniziative (anche di beneficenza) con chef stellati come Cracco e Gennarino Esposito, rivoluziona il suo brand: nasce pita e burger. Assieme ai panini che fa con le carni sempre selezionatissime e di eccellenza, trasforma l’idea del kebab e il pezzo di carne che gira diventa di chianina, di scottona o di maialino nero casertano. Il cibo street per eccellenza, qui ancora una volta diventa l’eccellenza. Anche Di Sieno però vive la crisi. Più di un anno coi locali chiusi (ha anche un ristorante braceria in provincia di Avellino), ma nonostante tutto si da da fare con delivery e consegne a domicilio, inventandosi la “Trippicella box”. E’ caparbio e ci tiene a che le famiglie dei suoi dipendenti non finiscano in strada. Oltre a essere un visionario è un coraggioso: ci mette la faccia sempre e in prima persona.

Come ieri quando dopo un controllo dei vigili urbani di Sant’Anastasia si è visto comminare una multa per occupazione senza regolare permesso del suolo pubblico di fronte il suo locale. Perché se in tutta Italia il Decreto Rilancio ha previsto l’occupazione di suolo pubblico gratis per le attività commerciali di ristorazione, forse le più colpite dalla crisi a causa della pandemia e delle varie restrizioni, a Sant’Anastasia una pattuglia di vigili urbani gira da giorni per verificare permessi e pagamenti di occupazioni di suolo pubblico. Di Sieno non ci sta, filma tutto mette in rete il video. “Vergogna, vergogna, vergogna” urla con la voce spezzata del padre di famiglia in ginocchio dalla crisi ma pronto a ripartire. Ne nasce un alterco coi vigili urbani che lo minacciano di denuncia penale per le riprese del video. Il patron di Trippicella Pita e Burger chiede solo di poter lavorare. “Da questa attività che è tutta in regola vivono cinque famiglie. Pagiamo le tasse e abbiamo i fitti arretrati, ma non demordiamo” urla disperato. “Dopo un anno di pandemia, la categoria dei commercianti, come tutti gli altri cittadini, è quella più svenata da questa situazione. Abbiamo dovuto continuare a pagare gli affitti, le bollette, i commercialisti, le certificazioni, e altre spese per l’asporto con le nuove norme, soldi spesi e buttati per aver acquistato le materie prime, puntualmente finite nella spazzatura ad ogni chiusura dopo pochi giorni di apertura, per i passaggi da un colore all’altro. Oggi siamo stati sanzionati per occupazione irregolare di suolo pubblico, pur avendo regolarmente inviato la richiesta (senza ricevere alcuna risposta), pur supportati dalle modifiche della norma nazionale che regolamenta l’occupazione di suolo pubblico in questo periodo storico. Quello che è accaduto oggi a noi è vergognoso. Abbiamo sempre rispettato tutte le regole, il nostro locale è totalmente a norma, i nostri dipendenti, che sono come una famiglia, sono tutti assunti regolarmente”.

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