A San Giorgio il sindaco cambia la giunta, tensioni dentro il Pd. Le accuse di Ciro Sarno
San Giorgio a Cremano – Sembra un gioco che si ripete. Il sindaco Mimmo Giorgiano comunica di aver rimodulato la Giunta Comunale dopo le dimissioni del vicesindaco Nello Formisano e dell’assessore Arnaldo Sciarelli. “Ringrazio Formisano e Sciarelli per il contributo che hanno apportato alla nostra Città nel periodo in cui sono stati in carica. L’Amministrazione – spiega Giorgiano – non poteva rimanere priva dell’ assessore al bilancio per cui, su indicazione dell’Idv, ho affidato a Luigi Goffredi tale delega e a Maurizio Savarese, di Diritti e Libertà, il commercio e le attività produttive. In ogni caso, dopo le elezioni politiche si avvierà una verifica complessiva degli assetti dell’Amministrazione anche perchè è necessario coinvolgere a pieno titolo l’Api, che ha contribuito in modo determinante alla vittoria del centrosinistra alle ultime amministrative”. Il nuovo vicesindaco è Giorgio Zinno, in quota Pd, che mantiene le deleghe ai lavori pubblici, alla valorizzazione delle ville vesuviane e all’urbanistica, cedendo il patrimonio a Felice Giugliano, anch’egli del Pd, che continuerà ad occuparsi pure di avvocatura. Luciana Cautela, espressione di Sel, è il nuovo assessore alla scuola e mantiene la delega alle politiche sociali, mentre Francesco Emilio Borrelli dei Verdi si occuperà di ambiente. Restano invariate le deleghe di Michele Carbone, assessore del Pd: per lui innovazione e politiche giovanili. “Non condivido le modalità e i tempi che si sono avuti per questa rimodulazione della giunta comunale – il commento a caldo di Ciro Sarno -. Era necessario un confronto con il partito e nel gruppo consiliare, era previsto un incontro ma le scelte sono state fatte prima. Per quanto riguarda i tempi sarebbe stato meglio aspettare le elezioni politiche, stabilire tutti insieme le priorità programmatiche e contestualmente rimodulare la giunta. Credo che il sindaco non stia garantendo pluralismo all’interno del Pd che invece ha bisogno, oggi più che mai, di valorizzare tutte le risorse interne ed aprire quanto più possibile alla società civile”.
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