A Pomigliano d’Arco, tredici consiglieri si dimettono: a casa il sindaco Del Mastro
Pomigliano d’Arco – Il laboratorio che aveva sancito la nuova era di alleanze nell’hinterland vesuviano, prima e poi in tutta Italia era partito da qui. Dalla città delle fabbriche, da quella Pomigliano rossa che negli anni era diventata di centro destra e poi nuovamente di “sinistra”. Una sinistra estesa, che sul patto Partito Democratico-Movimento 5 Stelle aveva fondato il suo essere. Ieri il laboratorio politico di Pomigliano d’Arco che aveva sostenuto la candidatura di Gianluca Del Mastro si è sgretolato e i consiglieri di maggioranza e di opposizione, dimettendosi, hanno mandato a casa il sindaco.
“Sfiduciare un sindaco della propria coalizione è un atto gravissimo. Specie se tale gesto avviene senza alcuna discussione con il partito metropolitano e con il gruppo consiliare locale”. Lo affermano in una nota congiunta il parlamentare Marco Sarracino, segretario uscente del Pd di Napoli, e Giuseppe Annunziata, unico candidato e quindi prossimo suo successore alla segreteria democrat. “Condanniamo assolutamente con nettezza – spiegano – quanto si è appena verificato a Pomigliano D’Arco e chiederemo non solo immediate spiegazioni alla segreteria del circolo locale ma anche che la commissione di garanzia prenda immediati provvedimenti. Si tratta di un gesto scellerato che rischia di far perdere alla città le risorse del Pnrr, pregiudicando il futuro di quel territorio”. Sull’argomento anche Valeria Ciarambino.
“Avevo sostenuto convintamente la coalizione guidata da Gianluca Del Mastro nel momento elettorale, ritenendo che la nostra Pomigliano avesse bisogno di aria fresca e nuova, di una classe politica capace di rimboccarsi le maniche con umiltà ed impegno e mettersi al servizio di una comunità da troppo tempo delusa e inascoltata nei suoi bisogni, e di una città straordinaria ridotta all’ombra di se stessa. In questi due anni e mezzo ho provato a lavorare per la nostra comunità, a partire dal mio ruolo istituzionale, affiancando sindaco e giunta, offrendo collaborazione e supporto. Per questo alla luce di quanto accaduto, non posso non esprimere profonda delusione e preoccupazione. Quando cade un’amministrazione comunale prima del termine naturale del suo mandato è una sconfitta per tutti, una sconfitta per la politica, ma soprattutto una sconfitta per la comunità, che aveva riposto in quel progetto la sua speranza di cambiamento. Senza contare che ci sono scadenze importanti che attendono Pomigliano, fondi per le scuole e progetti per 40 milioni di euro finanziati coi fondi Pnrr che senza un’amministrazione in carica rischiamo di perdere. Sarebbe una sciagura. In questo giorno difficile e cupo mi sento di augurare il meglio alla mia Pomigliano, che ha sempre dimostrato di sapersi rialzare e di trovare nelle difficoltà la forza di andare avanti” ha concluso Valeria Ciarambino.
A firmare l’atto di sfiducia al sindaco: Giovanni D’Onofrio, Marianna Manno, Angelo Toscano, Raffaele Sibilio, Maurizio Caiazzo, Giuseppe cantone, Salvatore Coppola, Domenico Leone, Giovanni Russo, Giovanni Sgammato, Giacomo Stringile, Elvira Romano e Franca Trotta.
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